Un film storico da rivedere per comprendere alcune problematiche ancora attuali. “La Battaglia di Algeri” parla della guerra d’indipendenza algerina, condotta dal Fronte di Liberazione Nazionale (FLN) e dal suo esercito (ALN). Pose fine al tentativo della Francia di mantenere in forme nuove il proprio impero coloniale, determinò il crollo della IV repubblica e aperse – per entrambi i paesi – una nemesi storica non ancora conclusa. Il film, diretto da Gillo Pontecorvo, sarà trasmesso venerdì 8 maggio alle 21:10 su Tv2000 e vinse il Leone d’Oro alla 27ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. E’ stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare. Di questa straordinaria pellicola parleremo con Laura Delli Colli, Presidente del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani, intervistata dall’esperto di cinema Fabio Falzone. Ma c’è di più Tv2000, in occasione della messa in onda de “La Battaglia di Algeri” ha raccolto la testimonianza inedita e postuma del direttore della fotografia Marcello Gatti, recentemente scomparso nel 2013, che racconta com’è nata la fotografia di questa pellicola, ma anche dei giorni in cui con il regista Gillo Pontecorvo si effettuarono le riprese in Algeria e poi del delicato lavoro e dell’impegno delle maestranze sia in terra algerina che a Roma. La testimonianza è disponibile nel sito di Tv2000 (www.tv2000.it).

La trama del film in breve. Algeri, 1957: nella casbah i paracadutisti francesi comandati dal colonnello Mathieu fanno irruzione in un appartamento dove è nascosto, in una nicchia camuffata da parete, il rivoluzionario algerino Alì La Pointe insieme ad un bambino, una donna e un compagno di lotta. Mentre i parà gli intimano di uscire senza opporre resistenza, lui rievoca il suo passato tramite un flashback che inizia nel 1954 ad Algeri quando viene arrestato dai gendarmi francesi per truffa ed aggressione ai danni di un cittadino franco-algerino e viene messo in prigione con alcuni patrioti algerini, dove assiste all’esecuzione mediante ghigliottina di uno di loro.

30 Aprile 2015

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