Papa Francesco durante la conferenza stampa a bordo dell’aereo di ritorno dall’America Latina risponde sul Sinodo della famiglia:

Domanda giornalista Anaïs Feuga: “Durante la Messa a Guayaquil Lei ha detto che il Sinodo doveva far maturare un vero discernimento per trovare soluzioni concrete alle difficoltà delle famiglie. E poi ha chiesto alla gente di pregare perché persino quello che a noi sembra impuro, ci scandalizza o ci spaventa, che Dio lo possa trasformare in miracolo, ha detto. Ci può precisare a quali situazioni “impure” o “spaventose” o “scandalose” Lei si riferiva?”

Risposta del Papa: “Anche qui farò l’ermeneutica del testo. Stavo parlando sul miracolo del buon vino e ho detto che le anfore di acqua erano piene, ma erano per la purificazione. Ossia ogni persona che entrava in quella festa faceva la sua purificazione e lasciava le sue sporcizie spirituali. E’ un rito di purificazione prima di entrare in una casa, o anche nel tempio. Un rito che noi adesso abbiamo nell’acqua benedetta: è rimasto questo di quel rito ebraico.  Ho detto che proprio Gesù fa il più buon vino con l’acqua delle sporcizie, del peggio. In genere, ho pensato di fare questo commento: la famiglia è in crisi, lo sappiamo tutti, basta leggere l’Instrumentum laboris che voi conoscete bene perché è stato presentato, è lì … A tutto questo io facevo riferimento, in genere: che il Signore ci purifichi da queste crisi, da tante cose che sono descritte in quel libro dell’Instrumentum laboris. E’ una cosa in genere, non ho pensato a nessun punto particolare: che ci faccia migliori, ci faccia famiglie più mature … migliori. La famiglia è in crisi, che il Signore ci purifichi e andiamo avanti. Ma le particolarità di questa crisi sono tutte nell’Instrumentum laboris del Sinodo, che è finito e voi lo avete”.

Fonte: Radio Vaticana

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13 Luglio 2015

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