Domenica ore 9.20

Vita e Chiesa: ci eravamo lasciati così. La resurrezione segna l’affermazione della vita, che ha vinto, con Cristo, sulla morte. E segna anche l’inizio, il Big-Bang della fede e della storia della chiesa. Ma cos’è poi questa Chiesa in genere così poco amata e molto vituperata, anche e soprattutto dai giovani? Per spiegarla si può leggere la lettera che Ireneo di Lione manda all’amico Fiorino poco prima del 200 d.C. in cui il vescovo gli parla di Policarpo, loro antico maestro a Smirne, quel Policarpo che aveva avuto come maestro Giovanni, proprio lui l’apostolo amato da Gesù. Da Fiorino a ritroso fino ad Ireneo, a Policarpo, a Giovanni e infine a Gesù. Da Fiorino in avanti fino a noi, che abbiamo ricevuto la fede da altri “maestri” e amici che ci hanno guidato e accompagnato nella vita. Una storia di amici, come onde nello stagno fino a oggi, ecco la vera storia della chiesa come album di famiglia. Di tutta questa catena solo pochi, Giovanni, ha visto e conosciuto direttamente Gesù e hanno trasmesso questa conoscenza fino a noi: noi crediamo perchè altri hanno creduto. La storia della resurrezione potrebbe apparire in-credibile eppure è stata creduta: oggi sono oltre un miliardo e mezzo i cristiani (eppure sotto la croce ce n’era solo uno, appunto Giovanni), come mai? Noi crediamo perchè queste persone qui sono testimoni credibili: erano persone molto comuni e anche fragili, Giovanni, la Maddalena, Pietro… gente comune, fragile, non-credibile.. Eppure hanno convertito il mondo. La loro forza risiede nel fatto che essi stessi sono dei convertiti, essi hanno cambiato la vita e hanno dato la vita per Cristo. La dura bellezza della Crocifissione di Pietro di Michelangelo dice proprio questo: chi è toccato da Cristo, attraverso questa catena lunga oltre 20 secoli, cambia, converte la sua vita e riesce a donarla per gli altri per amore di Cristo. E allora la testimonianza (martirio) diventa davvero credibile e viene creduta.

4 Gennaio 2016