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L’omelia di Papa Francesco nella Messa celebrata martedì 24 marzo 2015 a Casa Santa Marta.

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Queste le parole del Santo Padre:

“Anche noi fra i cristiani, quanti, quanti troviamo anche noi, ci troviamo noi un po’ avvelenati per questo scontento della vita. Sì, davvero, Dio è buono, ma cristiani sì, ma… Cristiani sì, ma… Che non finiscono di aprire il cuore alla salvezza di Dio, sempre chiedono condizioni. ‘Sì, ma così!’. ‘Sì, sì, sì, io voglio essere salvato, ma per questa strada’…  Così il cuore diviene avvelenato”.

“Lui stesso prende su di sé il veleno, il peccato e viene innalzato. Questo tepore dell’anima, questo essere cristiani a metà, ‘cristiani sì, ma…’. Questo entusiasmo all’inizio nel cammino del Signore e poi diventare scontenti, soltanto si guarisce guardando la Croce, guardando Dio che assume i nostri peccati: il mio peccato è lì”.

“Guardiamo il serpente, il veleno, lì, nel corpo di Cristo, il veleno di tutti i peccati del mondo e chiediamo la grazia di accettare i momenti difficili. Di accettare lo stile divino di salvezza, di accettare anche questo cibo così leggero del quale si lamentavano gli ebrei, di accettare le cose… Di accettare le vie per le quali il Signore mi porta avanti. Che questa Settimana Santa, che incomincerà domenica, ci aiuti ad uscire da questa tentazione di diventare ‘cristiani sì, ma…’”.

24 Marzo 2015