La prima puntata di New Farmers dedica attenzione ad un tema che sempre più interessa il mondo agricolo e non solo: il fenomeno legato alle ondate di caldo che stanno colpendo sempre più il nostro paese e che sono sintomo di un quadro climatico che rischia di modificare profondamente l’attività agricola che sempre più si trova a doversi confrontare con eventi violenti come siccità e alluvioni. I cambiamenti climatici in atto hanno già avuto notevoli conseguenze, non a caso un recente studio dell’Agenzia Europea per l’Ambiente stima che gli eventi legati alle condizioni climatiche estreme nei Paesi aderenti all’Agenzia hanno determinato una perdita economica di 400 miliardi di euro nel periodo degli ultimi trent’anni. Secondo i dati elaborati nei primi cinque mesi del 2017 si sono registrati aumenti delle temperature medie minime e massime nell’ordine di oltre un grado. Le precipitazioni sono calate del 30-33% e l’evapotraspirazione (la grandezza che misura quanta acqua passa allo stato di vapore dal terreno) è aumentata tra l’8 ed il 16% rispetto alla media stagionale. Durante la prima metà del 2017 regioni come l’Emilia Romagna, la Sardegna e la Toscana hanno dichiarato lo stato di emergenza regionale per la grave situazione siccitosa che si è protratta dall’autunno del 2016. Ed è proprio in Emilia Romagna che la troupe di New Farmers è andata per vedere come gli agricoltori affrontano il problema, cercando di adottare sempre più tecniche irrigue sostenibili e sofisticate, al fine di fare un uso intelligente della risorsa idrica. Il settore agricolo è una delle attività produttive più vulnerabili ai cambiamenti climatici, con le relative problematiche di quantità e qualità delle produzioni ed effetti sui redditi. Ma nonostante questo, rappresenta uno dei principali strumenti per contrastare fattori di rischio come il dissesto idrogeologico, l’erosione, il consumo del suolo, gli incendi. La storia di Mauro Marchi, imprenditore agricolo Bolognese, è come quella di altri agricoltori che hanno fatto una scelta intelligente adottando sistemi di microirrigazione, una tecnica che riduce l’impiego di acqua e che è utilizzata ormai da un numero di aziende pari a quelle che praticano irrigazione per scorrimento o immersione; fermo restando che l’agricoltura non consuma acqua, ma dopo il suo utilizzo la restituisce alle falde freatiche. La puntata è proprio dedicata al tema delle strategie legate alla lotta ai cambiamenti climatici dove l’agricoltura riveste un ruolo attivo, prevedendo opportune misure atte a stimolare investimenti in sistemi irrigui sempre più efficienti. La regione Emilia Romagna ha un primato importante: è attraversata dal Canale Emiliano Romagnolo, una delle più importanti opere idrauliche d’Italia, con funzioni di vettore d’acqua di superficie a prevalente, ma non esclusivo, uso irriguo a servizio di un territorio caratterizzato da un’agricoltura particolarmente idroesigente e da diffusi insediamenti civili ed industriali. In coda alla puntata l’esperto idro-sommelier racconta anche come scegliere al meglio l’acqua da bere, una risorsa importante per la nostra salute.

Il programma è cofinanziato dalla Commissione Europea (AGRI-2017-0170 NEW FARMERS) e realizzato con la consulenza tecnico-scientifica di Confagricoltura.

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

10 Gennaio 2018

  • Iscriviti subito alla newsletter gratuita di New Farmers.

    Privacy Policy