Don Dino Pirri per il commento al Vangelo su Tv2000 per il giorno di Natale, è presso il famoso Presepe dei Netturbini di Roma. Ideato e realizzato dal netturbino Giuseppe Ianni, con la preziosa collaborazione dei colleghi di zona Cavalleggeri, è stato definito “una gemma preziosa incastonata nel quartiere Aurelio, a pochi metri dal Vaticano”. E’ il presepe dei papi, l’hanno visitato Paolo VI, Giovanni Paolo II ne era innamorato: si ricordava tutti i particolari, il papa emerito Benedetto XVI ci è andato più volte, anche Madre Teresa di Calcutta era molto affezionata. Quest’anno il presepe compie 45 anni. Tanti i visitatori turisti, personalità istituzionali, religiose, capi di Stato e Pontefici hanno reso omaggio all’opera, raccogliendosi in preghiera dinanzi alle tipiche costruzioni della Palestina di 2000 anni fa. Quasi 3000 pietre, provenienti da tutto il mondo, incastonate sulle pareti esterne e sul basamento del presepe testimoniano il messaggio di pace e fratellanza della Natività e l’unione dei popoli. Completano la Sacra Rappresentazione: 4 sorgenti d’acqua, 2 pareti umide che formano stalattiti, 1 pozzo con acqua sorgiva, 730 gradini, dei quali oltre 400 realizzati con il marmo proveniente dal colonnato di San Pietro e i restanti con pietre della Birmania, di Betlemme, Gerusalemme e Nocera Umbra e degli storici Santuari di Greccio, San Giovanni Rotondo e Medjugorje. 24 Grotte scavate nella roccia sono adibite a stalle o ripari per i pastori con le loro greggi, altre a magazzini contenenti damigiane di vino e di olio; 50 sacchi cuciti con maestria e donati al presepe da una nobile romana sono colmi di cereali, sale e farina.

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27 Dicembre 2016