Lucia nacque a Siracusa nell’anno 281 da nobilissima e ricchissima famiglia. Rimasta orfana di padre all’età di cinque anni venne educata nella religione cristiana dalla pia e saggia Eutichia, sua madre. 
Guardare il mondo con gli occhi di Dio per cogliere la luce della verità: è l’invito contenuto nella devozione a santa Lucia, vergine e martire tra le più care ai fedeli di tutti i tempi. Celebrare la sua memoria nei giorni in cui il buio della notte sembra prevalere sulla luce del giorno ci aiuta a guardare al futuro con speranza, ad affidarci all’amore di Dio.
Lo stesso amore al quale si offrì Lucia, nata a Siracusa e destinata al matrimonio ma in realtà già segretamente consacrata a Dio segretamente in gioventù. Al ritorno da un pellegrinaggio con la madre Eutichia da Catania sulla tomba di sant’Agata, non volle più tenere per sé il segreto e dichiarò il suo intento di vivere da consacrata. Fu il promesso sposo a denunciarla per la sua fede – era il tempo della persecuzione di Diocleziano – al prefetto Pascasio (forse nell’anno 304). Rifiutandosi di sacrificare agli dei pagani fu sottoposta a crudeli torture dalle quali uscì indenne ma fu uccisa con un colpo di spada. 
 
PREGHIERA. Esaudiscici, o Dio, nostro Salvatore, affinchè, come ci rallegriamo per la festa della tua beata Lucia vergine e martire, così siamo ammaestrati nel’affetto della pia devozione.

13 Dicembre 2018