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Ai responsabili diocesani di pastorale giovanile e ai loro collaboratori, agli educatori, agli incaricati degli istituti di vita consacrata e delle aggregazioni laicali, cioè a tutti coloro che accompagneranno i giovani a Cracovia, è dedicata la «Fiera della Gmg» che si è svolta alla Fraterna Domus di Sacrofano (Roma) dal 20 al 22 maggio. Compagni disposti a condividere la fatica della strada e la bellezza dello stare insieme, a consigliare o semplicemente ad ascoltare, in silenzio. Capaci di guidare, ma anche di mettersi accanto. «L’obiettivo è quello di formare gli accompagnatori su alcuni temi che valgono per la Gmg in senso stretto, ma sono utili anche da riportare in diocesi e in altre esperienze», spiega don Gero Manganello, del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei. L’idea che sta alla base di questa nuova iniziativa infatti è «offrire una formazione specifica e allo stesso tempo un metodo che possa essere riadattato in contesti diversi». I quattro laboratori – accompagnatori ad Auschwitz, guide alla città di Cracovia, animatori di catechesi attraverso l’arte e servizio di accompagnamento spirituale alla Gmg – saranno orientati e declinati sull’appuntamento in terra polacca, ma avranno anche un respiro più ampio e aiuteranno ad allargare lo sguardo su tematiche come il dolore, il dubbio, lo stupore, la bellezza, la spiritualità. Ad esempio, attraverso il workshop «guide a Cracovia», sottolinea il sacerdote, «si cercherà di capire il senso del viaggiare e cosa bisogna fare per vivere al meglio, a pieno, l’esperienza, soprattutto nell’era del low cost». In quest’ottica, la «Fiera della Gmg» rappresenta uno strumento da utilizzare a Cracovia e, allo stesso tempo, una risorsa formativa da spendere nei cammini ordinari delle diocesi, delle parrocchie e delle associazioni.

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25 Maggio 2016