dal lunedì al venerdì ore 15.15

“Costruire bellezza” è il nome di uno dei progetti della Casa di Ospitalità Notturna di via Ghedini, a Torino, un’iniziativa messa in atto per vincere l’emarginazione. Persone senza dimora, ricercatori e studenti universitari di design, architettura, antropologia, operatori sociali ed educatori, artigiani e creativi, coltivano le proprie potenzialità creando insieme oggetti di design con materiali di recupero. I tirocini “socializzanti”, in sperimentazione già da due anni e mezzo, hanno coinvolto finora una cinquantina di senzatetto che sono stati retribuiti; il contributo mensile è minimo ma essenziale e restituisce senso all’impegno nel progetto. Anche i giovani professionisti coinvolti sono retribuiti per il loro impegno, cosi come gli artigiani e i talenti creativi che portano le proprie competenze. In alcuni casi i percorsi hanno portato all’attivazione di borse lavoro o voucher per gli adulti o di assegni di ricerca per gli studenti.
I senzatetto, in questo periodo una decina, si incontrano con gli studenti ogni martedì e giovedì mattina e trascorrono insieme cinque ore, per un totale di nove mesi di tirocinio. Design, arte, artigianato, cucina: i workshop producono prodotti e servizi utili ai partecipanti, nella direzione di un maggior benessere, e utili alle comunità di vicinato. Attualmente un gruppo sta seguendo il progetto di una studentessa di psicologia recuperando materiali per creare un gioco per bambini; un altro gruppo sta progettando un letto da inserire nelle strutture di accoglienza per senza fissa dimora; c’è poi chi sistema il giardino e chi prepara il pranzo, con cui termina sempre la mattinata. Adiacente alle sale da lavoro c’è la sala con i lavori effettuati in questi due anni. Il luogo in cui si svolgono questi tirocini è messo a disposizione dal Servizio Adulti in Difficoltà del Comune di Torino.

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13 Giugno 2016