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Franco Roberti è napoletano e uomo di legge, ha assunto il compito che fu di Giovanni Falcone: è procuratore nazionale antimafia dal 2013 dopo una lunga carriera da magistrato, da servitore dello Stato. “Conobbi Giovanni Falcone a 37 anni nel 1984 per motivi di indagine: ci trovammo a fare due indagini collegate. Lui a Palermo, quella che avrebbe portato al primo maxiprocesso, ed io svolgevo indagini nei confronti di una organizzazione camorrista legata alla famiglia siciliana dei Corleonesi. Ci trovammo sul campo sullo stesso fronte e cominciammo a collaborare allora e continuammo fino al ’92.”
“La prospettiva di collaborare con la giustizia fa parte del bagaglio professionale di un magistrato inquirente che deve prospettare questa possibilità ai criminali, rendendo possibile di parlare e raccontare le vicende criminali in cambio di qualcosa. Lo Stato offre la protezione per i collaboratori e le loro famiglie, un sostegno economico e una nuova vita che possono scegliere di fare, collaborando con lo Stato.”

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20 Marzo 2017