Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

Il patriarca latino di Gerusalemme parla a Tv2000: “In Israele situazione non semplice perché ha forti legami con la Russia. Mediazione Bennet? Sfiducia è troppo profonda”.

Roma, 11 marzo 2022. “Spero che non sia vero e che sia solo una battuta. Sappiamo tutti molto bene che nelle zone di guerra soprattutto in Iraq e in Siria ci sono ancora tanti combattenti in attesa, parcheggiati lì. Spero che non si tratti di questo perché sarebbe un’escalation non voluta e soprattutto una manipolazione incomprensibile e anche un tentativo di coinvolgere il Medio Oriente”. Lo ha detto il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, in merito ai 16 mila volontari che dal Medio Oriente hanno espresso l’intenzione di essere arruolati nel Donbass per combattere a fianco delle auto proclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk.
“Il Medio Oriente – ha aggiunto mons. Pizzaballa – si cerca sempre di coinvolgerlo un po’ in tutto direttamente o indirettamente”.
“La situazione di Israele non è semplice – ha spiegato mons. Pizzaballa a Tv2000 – perché ha forti legami con la Russia. Qui in Israele ci sono tanti russi ma c’è un legame anche con l’Ucraina perché anche qui ci sono molti ucraini. È comprensibile che Bennet si voglia presentare come mediatore tra le due parti anche se credo che non sarà facile perché ormai la sfiducia è troppo profonda per riuscire a ottenere qualcosa”.
“Mi auguro che la ragione prevalga, anche se non sembrerebbe così, – ha concluso mons. Pizzaballa – perché le conseguenze di quella situazione le vediamo qui in Medio Oriente: un disastro totale della fiducia tra i popoli e la quasi impossibilità a ricostruire relazioni tra le comunità”.

11 Marzo 2022