Sei ragazzi si raccontano con lo smartphone
l’ultimo anno scolastico e le difficoltà al tempo del covid

Docufilm prodotto da Tv2000Factory

Roma, 22 giugno 2021. Sei ragazzi che si filmano da soli con lo smartphone e raccontano il loro ultimo anno scolastico e la maturità al tempo del covid: è il docufilm #maturitàventiventuno in onda su Tv2000 domenica 27 giugno in seconda serata.
Prodotto da Tv2000Factory, il docufilm segue le vicende di Sara, Alba, Gioia, Pietro, Davide, Arianna. Sono maturandi di diverse regioni d’Italia, con storie molto differenti, che si preparano all’esame in una scuola che quest’anno è stata inevitabilmente diversa. La pandemia non solo ha imposto lockdown e obbligato a lezioni a distanza; ma ha anche generato preoccupazioni per il futuro.
I mini-video registrati dagli studenti, con la regia in remoto, raccontano tutto questo e i dubbi quotidiani, il rapporto con gli amici, le vittorie e sconfitte, la noia e l’ impegno, ma soprattutto il desiderio di tornare a vivere e affrontare il futuro.

Di Gianni Vukaj e Beatrice Bernacchi

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Protagonisti:

SARA. Maturanda al liceo classico a Roma. Ha 19 anni, è la quarta di 5 figli.  Sara è stata bocciata un anno e frequenta lo storico liceo “Giulio Cesare” di Roma. Da piccola suonava il pianoforte e faceva danza, ma per impegni inderogabili, cioè lo studio, ha dovuto lasciarli. Spera di capire che cosa fare da grande. Tra le sue passioni c’è anche la moda e crede che avere cura di sé e della propria immagine è importante. Le piacciono anche i film romantici (non per niente i volant li mette dovunque). In casa fa tutto, tranne cucinare: per Sara meglio una versione di greco piuttosto che imbastire una cena.

DAVIDE. È nato a Taranto, studia informatica, ma è anche calciatore professionista (centrocampista) nel club del Benevento Calcio. Già all’età di quattro anni inizia a giocare a calcio. In famiglia sono cinque, una sorella più grande e poi lui e sua sorella Dalila che sono gemelli. Il papà lavora con una ditta all’Ilva. Oltre ad amare la cucina pugliese, giocare a calcio e la palestra, ammira il gioco di Zielinski e Neymar.

–  GIOIA. Ha 18 anni, è la seconda di due figlie. Nel dicembre del 2020 ha ottenuto la cittadinanza italiana. I suoi genitori, infatti, sono filippini. Frequenta il liceo linguistico presso il Mamiani a Roma. Ha un gruppo storico di amiche. In età adolescenziale ha scoperto di avere un linfoma. Una recidiva l’ha portata al trapianto di midollo con esiti positivi: è stata in cura presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Durante il periodo del trapianto la madre, nei cinque mesi in cui sono state in ospedale, le ha raccontato la sua storia: la partenza dalle Filippine trenta anni fa, l’arrivo a Parigi e poi, a piedi, a Milano. Una sorella rimasta nelle Filippine fino al ricongiungimento familiare. 

ALBA. È di Maglie, in provincia di Lecce. Ha 18 anni ed è maturanda al Liceo scientifico Leonardo Da Vinci. La mamma è medico di base e il papà un odontotecnico, “chef” della casa per passione. Il fratello Luca ha 14 anni. Appassionatissimo di storia e di politica. Lui suona la chitarra e Alba il piano, spesso gli chiede di fare qualche pezzo insieme, ma Luca pare non abbia tempo. Alba adora i girasoli, ma in questo periodo ha perso un po’ della sua solarità: il periodo della pandemia è molto difficile. Citazione preferita: “impara a bastarti”. E’ innamorata del mare, della sua costa ionica con i tramonti e da grande vorrebbe iscriversi a medicina o ingegneria: studia per fare entrambi i test di ammissione.

PIETRO. Vive a Firenze, ha 18 anni e ama definirsi lunatico, eccentrico, un po’ pazzo. Studia al Liceo d’Arte di Porta Romana. È un disegnatore e illustratore, crea molti personaggi, disegna folletti e fa caricature. Se vede un foglio bianco non può che creare.

 

ARIANNA. Frequenta la Scuola Militare “Nunziatella” di Napoli. È la seconda di tre figli, circondata da due fratelli. Il papà lavora nella Polizia Penitenziaria. Afferma che il suo dono più grande è suo fratello Vittorio, un ragazzo affettuosissimo con la Sindrome di Down, da cui, racconta, non può fare altro che imparare. Studiare alla “Nunziatella” le ha fatto scoprire soprattutto il valore dell’amicizia, la possibilità di affrontare le difficoltà e restare uniti. Tra una corsa e l’altra e un tramonto sul mare sogna di realizzarsi nella famiglia e nel lavoro.

17 Giugno 2021