“’Eccomi’ è il contrario di ’mi sono nascosto’. L’eccomi’ apre a Dio, mentre il peccato chiude, isola, fa rimanere soli con sè stessi”. E’ quanto ha detto il Papa all’Angelus dell’Immacolata, commentando le letture e mettendo a confronto la risposta di Maria alla Annunciazione e quella che dà  invece Adamo dopo il peccato. “Eccomi è¨ la parola-chiave della vita. Segna il passaggio da una vita orizzontale, centrata su di sè e sui propri bisogni, a una vita verticale, slanciata verso Dio. Eccomi è¨ essere disponibili al Signore, è¨ la cura per l’egoismo, è¨ l’antidoto a una vita insoddisfatta, a cui manca sempre qualcosa. Eccomi è¨ il rimedio contro l’invecchiamento del peccato, è¨ la terapia per restare giovani dentro”. “Eccomi è¨ credere che Dio conta più del mio io – ha detto ancora il Pontefice -. È scegliere di scommettere sul Signore, docili alle sue sorprese. Perciò dirgli eccomi è¨ la lode più grande che possiamo offrirgli. Perchè non iniziare così le giornate? Sarebbe bello dire ogni mattina: ’Eccomi, Signore, oggi si compia in me la tua volontà. Lo diremo nella preghiera dell’Angelus, ma possiamo ripeterlo già ora, insieme: ’Eccomi, Signore, oggi si compia in me la tua volontà !’”. “Ecco il segreto della vita. Può tutto chi si fida di Dio in tutto”, ha affermato il Papa ricordando che “Dio è¨ Padre, il più tenero dei padri, e desidera la fiducia dei figli. Quante volte invece sospettiamo di Lui, pensiamo che possa mandarci qualche prova, privarci della libertà, possa abbandonarci”. “Ma questo è un grande inganno, è la tentazione delle origini, la tentazione del diavolo: insinuare la sfiducia in Dio”, ha aggiunto. “Maria vince questa prima tentazione col suo ’eccomi’ – ha concluso -. E oggi guardiamo alla bellezza della Madonna, nata e vissuta senza peccato, sempre docile e trasparente a Dio”.

8 Dicembre 2018