Erdogan: “Presto milioni di profughi verso l’Europa”. Bruxelles: “Rispetti gli accordi”

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“Pensavano che stessimo bleffando, ma quando abbiamo aperto le porte sono cominciate ad arrivare le telefonate…” così Erdogan parlando della sua decisione di lasciar passare i migranti verso la Ue dopo l’uccisione dei 34 suoi soldati in Siria, dove Ankara lamenta un mancato appoggio europeo. Il presidente turco gioca una partita diplomatica complessa, da una parte il ricatto con Bruxelles, dall’altra i rapporti con la Russia per guadagnarsi una posizione geopolitica decisiva . Il 5 marzo incontra Putin. La guerra nel nord della Siria, in particolare nella provincia di Idibl, provoca la fuga dei civili. Bruxelles chiede di rispettare l’accordo sottoscritto con l’Europa per impedire nuove partenze. Ha infatti versato  6 miliardi di euro alla Turchia per gestire l’enorme numero di profughi siriani e altri migranti sul suo territorio.  Un accordo giuridicamente controverso. Tuttavia sinora aveva ridotto gli arrivi dalla Turchia alla Grecia. In questi ore è drammatica la situazione nell’isola greca di Lesbo, dove è presente un campo di accoglienza con un numero di migranti molto più alto della sue possibilità. Un bambino è morto durante un tentativo di sbarco, 46 persone salvate.  I tre presidenti dell’Unione europea, Sassoli, von der Leyen, e Michel, domani saranno alla frontiera terrestre tra Grecia e Turchia.