Chiesa e comunità
Papa: “Preghiamo per Edwin”

25 gennaio 2021 Si chiamava Edwin – e il Papa lo ricorda – il senzatetto nigeriano di 46 anni trovato morto non lontano da San Pietro mercoledì 20 gennaio, stroncato dal freddo. A Roma sono 10 sinora i senza fissa dimora morti.
Così Francesco: “Lo scorso 20 gennaio, a pochi metri da Piazza San Pietro, è stato trovato morto a causa del freddo un senzatetto nigeriano di 46 anni, di nome Edwin. La sua vicenda si aggiunte a quella di tanti altri senzatetto recentemente deceduti a Roma nelle stesse drammatiche circostanze. Preghiamo per Edwin. Ci sia di monito quanto detto da San Gregorio Magno, che, dinanzi alla morte per freddo di un mendicante, affermò che quel giorno non si sarebbero celebrate Messe perché era come il Venerdì santo. Pensiamo a Edwin. Pensiamo a cosa ha sentito quest’uomo, 46 anni, nel freddo, ignorato da tutti, abbandonato, anche da noi. Preghiamo per lui.”
“Rimanete nel mio amore, produrrete molto frutto”. Queste le parole evangeliche che ispirano quest’anno la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che si chiude nella Basilica di San Paolo a Roma con i Vespri. Ne parliamo con don Giuliano Savina, direttore dell’Ufficio Naz. per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso (Cei)
L’esperienza di vita ecumenica con il reverendo Luca Vona, presbitero di anglicano di continuazione, ed eremita metropolitano a Centocelle. In precedenza fondatore di una chiesa evangelica. Ci racconta cos’è stato l’ecumenismo nella sua vita.
Il sistema sanitario a Manaus, la capitale dello stato di Amazonas, è al collasso. Gli ospedali hanno aumentato i posti Covid-19 a un ritmo impressionante ma il numero di nuovi pazienti continua a crescere. Ancora più grave è la situazione delle scorte di ossigeno: la capacità di produrre ossigeno copre meno di un terzo del fabbisogno attuale. Gli indigeni protestano, la Chiesa anche. Lucia Capuzzi, inviata di Avvenire ed esperta di America Latina.