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La riunificazione delle due Germanie si decide a Ottawa. Si va verso una Repubblica che nasce da una nazione in pace con se stessa, ma in primo luogo con i Paesi confinanti. La riunificazione è uno dei passaggi fondamentali del processo di integrazione europea. Con questa scelta storica, politica, sociale e anche culturale la fisionomia della Germania cambia. Si configura una nuova identità. I due popoli, i tedeschi dell’Est e dell’Ovest, separati per circa un quarantennio, dopo la caduta del Muro di Berlino si riabbracciano. E’ così che cambia anche la situazione geopolitica mondiale e in particolare il ruolo dell’Europa nel contesto storico e internazionale dalla fine della “guerra fredda” che vedeva la Germania protagonista, seppur in modo differente nel corso del lungo processo storico, dentro e fuori i confini europei. 

E’ così che la Germania pian piano riesce a diventare una delle prime potenze economiche del mondo. Nel 2012 la Germania non si presentava più solo quale attore economico affidabile, non più solo come membro leader della Ue, ma sembrava muoversi autonomamente nello scacchiere internazionale e nelle aree di crisi, promuovendosi anche quale partner culturale. Era questa una novità interessante, che apriva spazi di analisi e nuove domande sul percorso che la Germania aveva vissuto: da stato totalitario a paese vinto, da paese membro della comunità europea e atlantica a paese nuovamente unito, ora espressione di un modello culturale condivisibile a livello globale.

Oggi la storia dell’Europa è un’altra, ma la Germania resta sempre un Paese importante e la sua politica interna ed estera rimane uno degli aghi della bilancia dell’Europa economica e politica.

18 Febbraio 2019