Sabato ore 15.15

Il Nobel per la Pace 2020 è andato al Programma Alimentare delle Nazioni Unite che combatte la fame nel mondo. Perché nel mondo si muore ancora di fame e nell’ultimo anno la situazione è peggiorata. È questo l’argomento di Today, l’approfondimento sull’attualità internazionale condotto da Andrea Sarubbi.

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La pandemia da un lato, le guerre dall’altro: nel mondo è aumentato il numero di persone che soffrono la fame. Non è un caso che il Nobel per la pace, quest’anno, sia andato al WFP, il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite: per i suoi sforzi — come recita la motivazione del Comitato che consegnerà il premio giovedì 10 dicembre a Oslo — nel combattere la fame, per il suo contributo nel migliorare le condizioni per la pace nelle aree colpite da conflitti e per la sua azione nel guidare gli sforzi per prevenire l’uso della fame come un’arma di guerra e conflitto”. Proprio all’aumento dell’insicurezza alimentare nel mondo, a causa della pandemia da Covid 19, è dedicato il primo reportage di Solen De Luca, mentre il secondo tratta della fame nelle aree più segnate dai conflitti. Attualmente l’8,9 per cento della popolazione mondiale è a rischio, e negli ultimi anni il trend è in aumento: ecco perché le preoccupazioni del WFP — che lamenta contributi economici insufficienti, da parte della comunità internazionale, rispetto ai reali bisogni — meritano un approfondimento. Today lo fa anche con i contributi di italiani all’estero, impegnati in zone povere o di conflitto, mentre Andrea Sarubbi analizza questi temi con Manoj Juneja, vicedirettore esecutivo presso il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, e con la giornalista Francesca Mannocchi.

12 Dicembre 2020