Remo Girone, interprete di Il cacciatore di nazisti, e il regista e performer Liv Ferracchiati, alle prese con il celebre dramma Hedda Gabler di Ibsen, sono i protagonisti della undicesima puntata di Retroscena che punta i riflettori sulla prossima Giornata della Memoria delle vittime della Shoah e sul rapporto conflittuale tra arte e vita messo in scena da un classico del palcoscenico. Questo e altro a Retroscena– I segreti del teatro, il programma di Michele Sciancalepore in onda martedì 24 gennaio in seconda serata su Tv2000.
È Remo Girone ad aprire la puntata dal palcoscenico del teatro Eleonora Duse di Genova, luogo che lo vede protagonista dello spettacolo Il cacciatore di nazisti, scritto e diretto da Giorgio Gallione e basato sugli scritti e sulle memorie del superstite dell’Olocausto Simon Wiesenthal. Solo in scena, Girone fotografa uno dei periodi più bui del recente passato con il racconto della storia di Wiesenthal che, dopo essere sopravvissuto a cinque diversi campi di sterminio, dedica il resto della sua esistenza a dare la caccia ai responsabili dell’Olocausto. Attore conosciuto dal grande pubblico grazie ai suoi ruoli di duro (dalla partecipazione alla popolare serie TV La piovra all’ultimo Il mio nome è vendetta targato Netflix), Girone ripercorre per Retroscena la storia del suo successo, costellato e affiancato da un’attività teatrale di prestigio sotto la direzione di Maestri come Luca Ronconi, Orazio Costa e Peter Stein.
Nella seconda parte del programma un capolavoro di Ibsen viene preso come punto di partenza per un discorso sull’identità dell’attore, sia reale che fittizia. A compierlo è il regista, performer e scrittore Liv Ferracchiati, classe 1985, uno dei nomi più interessanti della nuova drammaturgia italiana. Il suo HEDDA. GABLER. come una pistola carica si immerge in una nuova traduzione del dramma ibseniano, emblema del teatro ottocentesco, al cui plot principale s’intrecciano le entrate e le uscite degli attori dai loro personaggi, ognuno con una sua peculiarità, rivendicando il desiderio di avere più spazio dalla regia e mettendo il pubblico a parte del proprio vissuto. “Mi piacerebbe che il pubblico si lasciasse sorprendere dal mio modo di raccontare un testo di Ibsen in maniera non canonica, ma soprattutto che si soffermasse su una riflessione intorno alla questione di quale forma scegliamo per comunicare noi stessi nella vita di tutti i giorni” dice Liv Ferracchiati a Retroscena
Al termine della puntata non mancheranno due appuntamenti consolidati, quello con la “sand artist” Gabriella Compagnone che anche quest’anno realizza in esclusiva per Retroscena le sue emozionanti creazioni sulla sabbia e, infine, l’altrettanto ormai storica rubrica CheTeatroFa, la mappa degli appuntamenti e delle “temperature” teatrali più significative della nostra penisola in stile Meteo.

20 Gennaio 2023