Nel programma anche uno spazio in LIS dedicato ai bambini
ogni sabato alle ore 17.30


 
 
“Agrinet4Education: il futuro in campo” è il programma in nove puntate in onda su Tv2000 il sabato alle 17.30 a partire dal 20 maggio, dedicato all’agricoltura sostenibile.
Sostenuto dalla Commissione Europea nell’ambito della Politica Agricola Comunitaria (PAC) e degli obiettivi che coinvolgono tutti gli stati membri, tra cui l’Italia, verso una transizione verde nel settore agroalimentare, il programma promuove, attraverso un viaggio in varie Regioni italiane, l’informazione sui temi dell’agricoltura sostenibile, della sana alimentazione, del corretto uso delle risorse naturali, dell’innovazione tecnologica, della lotta ai cambiamenti climatici.
Ogni puntata si conclude con la rubrica “Le Avventure di Paco”, con Patricio Castillo Varela, educatore sociale e culturale, che anche attraverso la LIS spiega ai bambini cosa sia la politica agricola comune in modo divertente ed accessibile.
 
 

 
 
Attraverso le nove puntate della durata di 25 minuti si affrontano le percezioni errate e la disinformazione sull’agricoltura, promuovendo anche un dibattito tra le generazioni più giovani, aiutandole ad essere più consapevoli circa uno stile di vita sostenibile e sano, per sostenere la transizione verso un sistema alimentare sempre più sostenibile, per proteggere l’ambiente e la biodiversità.
“Agrinet4education: il futuro in campo” porta il telespettatore in un viaggio attraverso l’Italia per conoscere i temi principali della politica agricola comunitaria per scoprirne opportunità, obiettivi, criticità, attraverso esempi virtuosi di aziende agricole sostenibili: con un linguaggio semplice ed immediato si mira a ridurre il divario tra italiani ed europei circa i nuovi principi della Politica Agricola Comunitaria.
Ci sono contributi di esperti del mondo accademico e dall’associazione nazionale di Confagricoltura che inquadrano un tema chiave della Politica Agricola Comunitaria cui seguono i racconti di imprenditori agricoli italiani virtuosi.
Gli ultimi minuti di ogni puntata sono dedicati ai piccoli con la rubrica “Le Avventure di Paco” dove un attore e interprete in Lingua Italiana dei Segni spiega ai bambini cosa sia la Politica Agricola Comune in modo divertente ed accessibile: Patricio Castillo Varela, educatore sociale e culturale e interprete LIS (responsabile del Progetto di inclusione per bambini e persone sorde “inSegni Apprendi” nato nel 2003 a Rimini) racconta in ogni episodio un obiettivo PAC, con storyboard e grafica a cura di Stefania Visentin, testi di Francesca Magnoni e Sabrina Zanetti, direttrice di ACLI Arte e Spettacolo della Provincia di Rimini.
Il programma tv, reduce nella passata stagione del secondo premio di giornalismo dell’ EIT Food (l’iniziativa europea leader nel campo dell’innovazione alimentare di tutta Europa), porta il telespettatore in luoghi simbolo dell’agricoltura italiana anche dall’alto valore paesaggistico, alternando i racconti delle imprenditrici e imprenditori sostenibili, con immagini dalle campagne mostrando varie fasi di lavori agricoli.

 

Le puntate

 

Puntata 1, 20 maggio- Dalla Magna Grecia Lucana una storia di rinnovo generazionale

dedicata all’obiettivo 7 e 10 della PAC

La prima puntata di ‘Agrinet4Education: il futuro in campo’, in onda su Tv2000 sabato 20 maggio alle ore 17.30, è ambientata nel Metapontino, in Magna Grecia, dove i Greci importarono le loro produzioni agricole, tra le quali il finocchio.

Proprio alla produzione agricola di queste zone e di questo prodotto il programma dedica un focus, attraverso la storia di Francesca e Rosangela Appio, due giovani sorelle che insieme al papà Giuseppe guidano una grande organizzazione di produttori che associa circa 30 aziende agricole e che coltiva e commercializza alcune delle referenze più tipiche della zona, come il finocchio e la fragola.

Le srelle Appio sono tra l’altro anche fondatrici dei brand Dolce Lucano – per la referenza finocchio – e Made in Lucania – che valorizza le fragole lucane. Questo progetti sono stati possibili grazie anche a risorse messe a disposizione da fondi europei dedicati proprio all’agricoltura, indirizzando la O.P. verso metodi di produzione più modernizzati, efficienti e sostenibili nel rispetto anche delle esigenze ambientali: i packaging dei brand che hanno visto la luce infatti, sono tutti in materiale riciclabile, o compostabile, o – nel caso in cui non sia possibile evitare plastiche – aderenti ad un progetto internazionale, in cui sono realizzati con la plastica recuperata dagli oceani di paesi in via di sviluppo.

Ospite della puntata anche la professoressa Maria Valeria Mininni del Dipartimento di Culture Europee e Mediterranee – Architettura, Ambiente, Beni Culturali (DiCEM) della Università della Basilicata – che spiega come il successo delle politiche innovative abbia avuto una diretta conseguenza per il rilancio del territorio.

La puntata termina con Le Avventure di Paco, 3 minuti dedicati ai piccoli e ai loro genitori, con Patricio Castillo Varela, educatore sociale e culturale, interprete LIS e responsabile del Progetto inSegni Apprendi, che nei panni di un contadino animato racconta ai bambini cosa sia la Politica Agricola Comunitaria e quanto questa influisca sulla vita di tutti i giorni.

 

Puntata 2, 27 maggio  – Dalla città metropolitana di Milano la filiera agroalimentare che avvicina il consumatore

dedicata all’obiettivo 3 della PAC

La puntata di ‘Agrinet. Il futuro in campo’, in onda su Tv2000 sabato 27 maggio alle ore 17.30, è dedicata alla filiera agro-alimentare corta e ai mercati che si svolgono in particolare a Milano. Protagonisti coltivatori e produttori che raccontano la loro esperienza nell’ambito dei mercati di quartiere che hanno contributo a cambiare il volto delle città.

Milano come altre grandi città, si è dotata di una propria Food Policy, eredità di Expo 2015, ovvero un insieme di misure volte a rendere il suo sistema alimentare più equo e sostenibile. Tra le tante iniziative c’è il progetto del Mercato Contadino a Milano, organizzato dal Consorzio Agrituristico Mantovano (formato da circa venti aziende agricole provenienti dalle province di Brescia, Mantova, Cremona, oltre a due casi di Verona e Varese) che dal 2015 prevede lo sviluppo della vendita diretta di prodotti agricoli attraverso la costituzione e gestione di Mercati Agricoli. In puntata si scopre il mercato di via Solari 40, che si tiene ogni quarta domenica del mese, fortemente voluto dal Comitato Inquilini e diventato appuntamento mensile fisso per molti abitanti del Quartiere.

Il Mercato Contadino a Milano è promotore anche di Mercati a carattere Solidale.
Ospiti della puntata Marco Facchini, organizzatore del progetto “Mercato Contadino a Milano”, Mario Gaeta, rappresentante del Comitato Inquilini 1° Quartiere Operaio Umanitaria aps e Michele Salvi della Associazione Solari Insieme.
Tra le storie della puntata: quella di Elisa e Davide Baioni, due fratelli, che a Cassano D’Adda coltivano ortaggi e li distribuiscono presso i mercati milanesi; e quella di Valentina Cella, apicoltrice tra i vigneti di Cazzago San Martino, piccolo comune in Franciacorta.

Sul tema della filiera agro-alimentare corta e su queste iniziative che in parte cambiano il volto dei quartieri soprattutto delle grandi città interviene infine Catherine Dezio, docente del Dipartimento di Territorio e Sistemi Agroforestali TESAF- Università di Padova.

La puntata termina con Le Avventure di Paco, con Patricio Castillo Varela, educatore sociale e culturale, interprete LIS e responsabile del Progetto inSegni Apprendi, che racconta ai bambini cosa sia la Politica Agricola Comunitaria e quanto questa influisca sulla vita di tutti i giorni.

Puntata 3, 3 giugno – Tra i calanchi del materano, la sicurezza alimentare dal campo alla tavola

dedicata all’obiettivo 9 della PAC

 

Tra le sfide principali che l’agricoltura europea deve affrontare ci sono la salute e il benessere della società, legate a filo diretto con la produzione agro-alimentare.  Uno degli obiettivi chiave della politica agricola comunitaria è quello di incentivare produzioni agro-alimentari rispettose della qualità e salubrità degli alimenti e anche dell’etica dei processi prodottivi. La terza puntata di Agrinet il futuro in campo è ambientata a Montalbano Ionico, una cittadina della collina materana le cui origini risalgono al III secolo a. C. Qui è importante la filiera del pomodoro, uno dei prodotti che maggiormente caratterizza la dieta mediterranea e che in questa terra da sapori e proprietà nutritive eccellenti.

La conduttrice Francesca Magnoni incontra Serafina Fusaro, coltivatrice diretta, come ama definirsi lei stessa, per la passione che fin da piccola la lega alla terra e che oggi coltiva pomodoro per una importante azienda di trasformazione del centro sud Italia. Serafina ha rilevato un casolare rurale abbandonato in un’antica riserva borbonica, che è poi stata bonificata per diventare una fertile terra adatta alla coltivazione di pomodoro da industria in una filiera corta e controllata.

Spesso si lega il sano e la qualità della filiera corta al piccolo contadino che vende direttamente il suo prodotto fresco e sicuro, ma anche la produzione industriale deve avere queste caratteristiche di salubrità, soprattutto alla luce del fatto che la produzione industriale copre il 90% della domanda alimentare. Diventa pertanto importantissimo evidenziare che industriale non significa necessariamente “di meno qualità”, ma, se abbiamo di fronte una produzione fatta da piccoli coltivatori che fanno confluire i loro prodotti in una catena sicura, corta e controllata la produzione industriale può regalare prodotti di alto valore. Ciò è tanto più vero se in questa filiera si lavora e produce in modo rispettoso delle regole e della salute dei consumatori e dell’ambiente.

I pomodori di Serafina vengono trasformati in passate per una importante azienda del centro sud che rifornisce anche importanti ristoranti di tutta Italia per la produzione di ricette gourmet ma anche per la famosa pizza napoletana.

Poi, Francesco Franzese, CEO di Icab Spa La Fiammante, che raccoglie e trasforma solo pomodoro italiano da vari agricoltori del centro-sud Italia.

Ma, non di meno importanza, anche il risvolto etico è oggi di fondamentale e auspicato dalle politiche comunitarie: nella filiera di Serafina vengono verificati i contratti applicati, vengono sostenuti i piccoli coltivatori con la fissazione di un prezzo di acquisto del pomodoro 6/7 prima della raccolta, in modo da rendere economicamente sostenibile il loro lavoro e, di più, per evitare fenomeni di caporalato riscontrabili nel settore, il rapporto tra agricoltore e trasformatore è diretto, senza intermediari e quindi senza possibilità di spazi per fenomeni non regolari.

La puntata termina con Le Avventure di Paco, 3 minuti dedicati ai più piccoli e ai loro genitori, con Patricio Castillo Varela, educatore sociale e culturale, interprete LIS e responsabile del Progetto inSegni Apprendi, che nei panni di un simpatico contadino racconta ai bambini, in modo divertente e in una ambientazione animata ispirata al mondo della campagna, cosa sia la Politica Agricola Comunitaria e quanto questa influisca sulla vita anche dei più piccoli e di tutti i giorni.

Puntata 4, 10 giugno – La biodiversità nel Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

Alla fine degli anni ’80 l’entomologo americano Edward Wilson ha definito la ricchezza di vita sulla terra, fatta dai milioni di piante, animali e microrganismi con il termine biodiversità. L’attività agricola ha un forte legame con la biodiversità, ne dipende fortemente e al tempo stesso può svolgere un ruolo importante nella conservazione di habitat e specie che dipendono dai terreni agricoli. Questo è anche uno degli obiettivi chiave dell’agricoltura moderna, proteggerla e salvaguardarla.

La quarta puntata di Agrinet il futuro in campo è ambientata in uno dei luoghi più ricchi di biodiversità in Italia: il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, che al suo interno conserva una varietà incredibile di ecosistemi tutti legati l’uno all’altro, tutti indispensabili, grazie alla presenza di un variegato microclima che va dal mare alla montagna in una manciata di chilometri.

Primo ospite Gregorio Romano – Direttore del Parco, che illustra come quella del Cilento sia una terra dalle dolci colline ricoperte di ulivi e macchia mediterranea che si rispecchiano nel blu del Tirreno e allo stesso tempo, terra dalle morfologie aspre e incise da torrenti e calanchi, una terra che ha permesso una grande ricchezza di biodiversità e che oggi ospita diversi Presidi Slow Food, grazie alla cura di piccolissimi produttori che hanno saputo salvaguardare nel tempo prodotti della tradizione che in parte rischiavano l’abbandono. Qui la forza di una agricoltura sostenibile, capace di preservare il paesaggio, è fatta di colture molto diverse tra loro. Ci sono per esempio il carciofo bianco di Pertosa e la mozzarella nella mortella, entrambi presidi Slow Food.

Poi due agricoltori locali. Mario Di Bartolomeo, allevatore che in 130 ettari incuneati tra il Monte Gelbison e il mare, produce tipicità cilentane: cacioricotta salata di capra, primosale, pecorino, formaggi fatti con fiori ed erbe locali, lavorati con latte crudo e senza utilizzo di fermenti, olio extravergine d’oliva e soprattutto la mozzarella nel mirto, o come si dice qui nella mortella, che oltre a conservare intatta la sua freschezza, dà aromi e profumi inconfondibili.

Poi Francesco D’Orilia , promotore dell’ingresso nel presidio Slow Food del Carciofo Bianco di Pertosa la cui coltivazione risale almeno ai primi decenni del ‘900, ma è probabilmente riferibile ad epoche ancora più antiche. E uno dei piccoli coltivatori locali, Luigi Lupo, spiega perché è possibile consumarlo crudo appena colto dalla pianta.  

La puntata termina con Le Avventure di Paco, 3 minuti dedicati ai più piccoli e ai loro genitori, con Patricio Castillo Varela, educatore sociale e culturale, interprete LIS e responsabile del Progetto inSegni Apprendi , che nei panni di un simpatico contadino racconta ai bambini, in modo divertente e in una ambientazione animata ispirata al mondo della campagna, cosa sia la Politica Agricola Comunitaria e quanto questa influisca sulla vita anche dei più piccoli e di tutti i giorni.

Puntata 5 – 17 giugno – L’agricoltura conservativa nelle terre del Conegliano Valdobbiadene

dedicata all’obiettivo 4 della PAC

Agrinet dedica la quinta puntata all’ attenzione per l’ambiente da parte degli agricoltori declinato in modo sia realistico che economicamente sostenibile. Oggi gli agricoltori creano anche servizi a beneficio dell’intero ecosistema: oggi gli agricoltori si trovano a fare i conti con i cambiamenti climatici che sono anche causati anche dalle attività umane.

Esempio emblematico del nuovo comportamento degli agricoltori nei confronti della natura e dei cambiamenti climatici è quello della viticoltura nella zona del Conegliano Valdobbiadene, recentemente diventata anche patrimonio UNESCO per le sue colline. Nel corso della puntata vengono illustrati i metodi di lavoro del terreno e delle piante in modo delicato per preservare la natura e la sua fertilità, contrastando e adattandosi agli effetti dei cambiamenti climatici.

Il territorio di Conegliano Valdobbiadene è l’area storica di produzione del Prosecco Superiore e qui alcuni illuminati agricoltori praticano agricoltura conservativa e rigenerativa.

Intervengono:

Martina Dal Grande, Presidente ANGA – Giovani di Confagricoltura per la provincia di Treviso – e Delegata Anga, Giovani di Confagricoltura al Ceja, Consiglio Europeo dei Giovani Agricoltori, che racconta che il suo primario obiettivo in campo è il benessere del vigneto nella sua complessità. La sua attenzione si rivolge all’applicazione di pratiche conformi alla salvaguardia di risorse non rinnovabili e al potenziamento del loro valore ecosistemico.

Diego Tomasi, Direttore del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG che illustra come i cambiamenti climatici sia siano fatti più intensi negli ultimi anni con siccità ed altri eventi estremi (gelate tardive, venti forti e grandinate) che mettono sempre più a rischio la produzione. Da questo punto di vista un elemento importante è quello di ridurre l’utilizzo dei concimi sintetici come di tutti i trattamenti chimici al fine di ridurre la produzione di CO2 al fine di mitigare i cambiamenti climatici.

Anna Trettenero, presidente di Confagricoltura Vicenza, profonda sostenitrice dell’agricoltura conservativa e rigenerativa, spiega che senza la cura dei territori, dei suoli e degli ecosistemi non può esserci futuro per la produzione, soprattutto in un momento dove le produzioni sono fortemente minacciate dai cambiamenti climatici.

Si parla poi dell’esperienza della cantina sociale di Conegliano-Vittorio Veneto dove Martina Dal Grande conferisce le sue uve Glera per la produzione di Prosecco Superiore: qui il presidente Stefano Zanette racconta quanto sia importante il valore della cooperazione tra soci che unisce diversi viticoltori per un prodotto unico e di grande qualità, stabile e garantita nel tempo, mentre il direttore tecnico Luca Dal Bianco ci illustra i delicati passaggi produttivi.  

La puntata termina con Le Avventure di Paco, 3 minuti dedicati ai più piccoli e ai loro genitori, con Patricio Castillo Varela, educatore sociale e culturale, interprete LIS e responsabile del Progetto inSegni Apprendi, che nei panni di un simpatico contadino racconta ai bambini, in modo divertente e in una ambientazione animata ispirata al mondo della campagna, cosa sia la Politica Agricola Comunitaria e quanto questa influisca sulla vita anche dei più piccoli e di tutti i giorni.

Puntata 6 – 24 giugno – Dal Parco delle 5 Terre storie di agricoltura eroica

dedicata all’obiettivo 1 della PAC

Una delle priorità dell’agricoltura moderna è quella di garantire e sostenere un reddito agricolo sufficiente ed equo: si parla di resilienza del settore agricolo, ovvero di quella capacità degli agricoltori di garantire una produzione agricola sicura e stabile nel tempo che sia anche in grado di assicurare loro un’adeguata sostenibilità economica, pena il suo venire meno. Questo delicato equilibrio da raggiungere è tanto più complesso quanto più andiamo in luoghi dove l’agricoltura è difficile, come nel caso di quella cosiddetta eroica.

Protagonista di puntata il Parco Nazionale delle Cinque Terre, esempio di sostenibilità sia dal punto di vista produttivo che economico per il mantenimento e lo sviluppo del territorio.                     

Il Parco Nazionale delle Cinque Terre con i suoi quasi 4.000 ettari è il Parco Nazionale tra i più piccoli d’Italia e allo stesso tempo il più densamente popolato, con chilometri e chilometri di percorsi pedonali e circa 4.000 abitanti suddivisi in cinque borghi. Qui l’uomo in più di mille anni ha plasmato l’ambiente naturale sezionando gli scoscesi pendii delle colline per ricavarne strisce di terra coltivabili, sorrette da chilometri di muri a secco. Un paesaggio davvero atipico, coltivato a vigneto, ulivo e agrumi, con una predominanza per la vite, in basse pergole raggiungibili sui declivi solo con delle cremagliere e dove la raccolta delle uve si fa solo a mano.

Primi ospiti Matteo Bonanini, presidente della Cantina Sociale Cinque Terre, che racconta quanto qui non sia facile fare agricoltura, e come Ivano Rollandi, viticoltore per passione e ferroviere come lavoro principale.

Dalle colline affacciate sul mare fino alla spiaggia, in un paesaggio oggi Patrimonio Unesco, Alessandro Rossignoli, imprenditore agri-turistico che si divide tra l’attività di conduzione di uno stabilimento balneare insieme a quella di agricoltore, racconta a realizzazione di un sogno: un agriturismo tra ulivi ed agrumi, nato recuperando un edificio abbandonato.

Viviana Ferrario, docente di Geografia del paesaggio presso l’Università Iuav di Venezia e Stefania Spina, referente per il Parco della importante candidatura al Registro dei Paesaggi Rurali Storici, descrivono l’agricoltura eroica e il ruolo dell’agricoltore che ha anche il compito di custode del paesaggio.

Poi, Emanuele Raso, geologo del Parco, racconta come sono nati i muri a secco e quanto sia importante oggi preservarli per la tutela del paesaggio, la difesa contro il dissesto idrogeologico e la difesa contro gli effetti dei cambiamenti climatici.          

La puntata termina con Le Avventure di Paco, 3 minuti dedicati ai più piccoli e ai loro genitori, con Patricio Castillo Varela, educatore sociale e culturale, interprete LIS e responsabile del Progetto inSegni Apprendi, che nei panni di un simpatico contadino racconta ai bambini, in modo divertente e in una ambientazione animata ispirata al mondo della campagna, cosa sia la Politica Agricola Comunitaria e quanto questa influisca sulla vita anche dei più piccoli e di tutti i giorni.

 

PUNTATA 7 – 1 luglio – Dalla terra del riso in Piemonte, una storia di innovazione per traghettarsi verso il futuro

dedicata all’obiettivo 2 della PAC

L’agricoltura moderna è sempre più oggetto di un importante rinnovamento in tutti i settori, si parla di agricoltura intelligente, agricoltura 4.0 o ancora agricoltura di precisione, e questo oggi è fondamentale per la sostenibilità economica delle aziende agricole, ma anche per attenuare gli effetti dei cambiamenti climatici, per migliorare la produttività.

Tutto ciò è possibile soprattutto grazie ad una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione. Questi elementi sono trainanti per aumentare anche la competitività delle aziende italiane, per sviluppare al meglio le zone rurali, soprattutto quelle legate a coltivazioni fondamentali ma oggi ahimè messe a dura prova soprattutto dai cambiamenti climatici.

Per raccontare questo aspetto innovativo dell’agricoltura Agrinet fa tappa a Novara dove l’elemento caratterizzante del paesaggio è la risicoltura, fondata sul sapiente rapporto fra terra ed acqua, elemento imprescindibile a livello economico, sociale, ambientale e culturale. La coltivazione del riso è qui praticata da secoli.

La conduttrice Francesca Magnoni incontra la famiglia Chiò, che produce riso, nella storica azienda costituita nel 1850, sia in convenzionale che in biologico, con tecniche di Agricoltura di Precisione per potenziare la sostenibilità: dalla mappatura delle produzioni a quella del vigore vegetativo della pianta, del suolo, con la conseguente elaborazione di un piano di semina e concimazione a dosaggio variale (quello che serve dove serve in base alle necessità del terreno e della pianta).

Ogni attività aziendale è destinata a cercare di migliorare la sostenibilità ambientale grazie sia alla coltivazione in biologico che a quella convenzionale con il sostegno dell’agricoltura di precisione. Tra l’altro, la risicoltura oggi è uno dei settori più colpiti dalla siccità dovuta ai cambiamenti climatici e durante la puntata scopriamo come tecniche di semina diverse e varietà diverse vengono sapientemente scelte per mitigare questi effetti. Dal fango, all’asciutta fino alla tradizionale sommersione, le diverse varietà danno risposte diverse produttive.

Oggi è fondamentale garantire che l’agricoltura dell’UE sia sostenibile, innovativa e competitiva, garantendo al contempo la sicurezza alimentare per 500 milioni di cittadini in tutta Europa. Per questo ci sono organizzazioni che si fanno portavoce delle istanze degli agricoltori. Ospite Giuseppe Ferraris, presidente del gruppo di lavoro sul Riso del Copa- Cogeca, due organizzazioni che rappresentano gli agricoltori e le loro famiglie in Europa.

La puntata termina con Le Avventure di Paco, 3 minuti dedicati ai più piccoli e ai loro genitori, con Patricio Castillo Varela, educatore sociale e culturale, interprete LIS e responsabile del Progetto inSegni Apprendi , che nei panni di un simpatico contadino racconta ai bambini, in modo divertente e in una ambientazione animata ispirata al mondo della campagna, cosa sia la Politica Agricola Comunitaria e quanto questa influisca sulla vita anche dei più piccoli e di tutti i giorni.

 

Puntata 8 – 8 luglio – Dall’appennino emiliano storie di economie virtuose per rivitalizzare borghi in declino

dedicata all’obiettivo 8 della PAC

Uno degli obiettivi chiave dell’agricoltura moderna è quello di promuovere l’occupazione, la crescita economica, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali, soprattutto in quei territori a rischio di abbandono, come le aree montane un tempo coltivate e oggi invece sono incolte.

Recuperare aree non più coltivate per un’agricoltura di montagna è di fondamentale importanza perché oltre a ridare slancio economico e paesaggistico, ha risvolti territoriali di più ampia portata, grazie alla creazione di diverse attività tutte collegate.

Al centro della puntata una storia di ritorno alla terra da Rocca Corneta, che più che un paese è un insieme di luoghi, di case disseminate sul territorio poste all’estremo lembo del Comune di Lizzano in Belvedere situato nell’appennino bolognese, al confine con le province di Modena e Pistoia. Qui dei giovani volenterosi stanno contribuendo a riportare economia e vitalità in queste zone, grazie alla passione per la terra e per una vita a contatto con la natura.

Michele Sandri, arrivato a Rocca Corneta dieci anni fa, da zero ha avviato una azienda agricola biologica su terreni incolti da decenni sulle rive del Dardagna.


A lui si è aggiunto Stefano Zanini e insieme hanno creato una piccola realtà biologica prima dedita agli ortaggi, poi alle colture da seme e oggi ad un progetto sperimentale sul vino.

Anna Brusarosco, ricercatrice in Geografia all’Università degli Studi di Udine, racconta un’esperienza di woofing , ovvero la possibilità di sperimentare la vita rurale presso aziende agricole che offrono vitto e alloggio in cambio di aiuto nel loro lavoro.

 

Come lei anche Alessandro Russo, bracciante agricolo e artigiano, che circa 5 anni fa ha lasciato la città di Bologna, e Thomas Pellizzola, guida ambientale escursionistica, che ha deciso di lasciare Rimini per ritirarsi ad una vita più semplice ed autentica in montagna dove sta ristrutturando un casolare, si autoproduce il cibo e per arrotondare fa la guida.

Qui i giovani si aiutano tra loro, si scambiano merci, si prestano macchinari per condividere spese e sostenersi a vicenda. Anche Francesco Penazzi, imprenditore agricolo, laureato in Agraria a Bologna, ha deciso di trasferirsi qui.

La puntata termina con Le Avventure di Paco, 3 minuti dedicati ai più piccoli e ai loro genitori, con Patricio Castillo Varela, educatore sociale e culturale, interprete LIS e responsabile del Progetto inSegni Apprendi , che nei panni di un simpatico contadino racconta ai bambini, in modo divertente e in una ambientazione animata ispirata al mondo della campagna, cosa sia la Politica Agricola Comunitaria e quanto questa influisca sulla vita anche dei più piccoli e di tutti i giorni.

 

Puntata 9 – 15 luglio – Dalla Val Comelico, in equilibrio con i ritmi della natura per custodire e tutelare le risorse del territorio

dedicata all’obiettivo 5 della PAC

Nell’ultima puntata della stagione ad Agrinet un focus sulla differenza tra l’agricoltura di montagna rispetto a quella di pianura. Tra le alture dolomitiche si racconta quanto sia fondamentale per l’agricoltura moderna, favorire lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria, anche attraverso la riduzione della dipendenza chimica.

Il suolo è la risorsa naturale per eccellenza a disposizione dell’agricoltore che gli fornisce elementi nutritivi essenziali a sostegno alle piante: più esso è in salute e fertile, più è anche in grado di contrastare i pericolosi effetti dei cambiamenti climatici come dissesto idrogeologico, frane e smottamenti. Si tratta quindi di sapere trovare il giusto equilibro tra il suo utilizzo sapiente e la sua tutela.

Nella val Comelico, zona dolomitica della provincia di Belluno, tra boschi e praterie alcuni allevatori e agricoltori svolgono la loro attività nel pieno rispetto della natura.  

A Casamazzagno la storia di Marcello Martini Barzolai, titolare con la sua famiglia di una delle aziende zootecniche importanti per l’economia del territorio e che svolgono un ruolo chiave nel mantenimento della qualità ambientale e paesaggistica della vallata: qui infatti gli agricoltori sono dei veri custodi del paesaggio. Marcello alleva vacche per la produzione di latte biologico e la sua cura per il benessere animale è davvero esemplare. La vita degli animali è nel pieno contatto con la natura, in libertà tra pascolo e malga, e anche quando gli animali sono nella stalla in legno, trovano un ambiente particolarmente curato: ampi spazi, con una lettiera permanente con segatura in grado anche di produrre concime di ottima qualità.  

Anche i nipoti di Marcello con il papà Alberto, portano avanti un’attività zootecnica, ma loro si sono spinti oltre: hanno avviato un piccolo caseificio per la produzione di formaggi, differenziando la propria attività al fine da garantire sostenibilità economica alla famiglia, impegnata in azienda. Non è facile lavorare in montagna per varie ragioni, tra cui le pendenze o anche la stagione più breve, e tutto questo contribuisce anche a rendere più difficile per i giovani decidere di restare.

Il ruolo dei legami familiari è fondamentale per portare avanti un’attività di montagna e a raccontarlo è Giovanni Costan, imprenditore agrituristico che insieme ai genitori e ai fratelli ha fatto una operazione inversa: tradizionalmente legati all’industria degli occhiali, molto forte in zona, la famiglia ha deciso di coltivare un sogno e oggi gestisce, nella piccola frazione di Sto de Prà di San Nicolò di Comelico, un’azienda agrituristica del tutto sostenibile, all’interno dei tradizionali tabià, la tipica costruzione in legno delle Dolomiti che serviva da fienile, oggi ristrutturata secondo canoni in perfetto equilibrio con l’ambiente circostante.

La conduttrice Francesca Magnoni incontra poi Viviana Ferrario, Presidente della Fondazione Comelico Dolomiti, che racconta quanto sia importante il lavoro agricolo in montagna, dove prati e praterie si alternano nel paesaggio e dove i primi sono soggetti a sfalcio, mentre i secondi sono utilizzati per l’allevamento del bestiame quando questo si nutre direttamente sul campo, contribuendo così alla sua fertilità e alla sua biodiversità. Il ruolo di gestione del paesaggio è fondamentale e in montagna passa anche attraverso un’istituzione secolare che è quella delle regole, proprietà collettive dell’arco alpino.

Gianpietro Ianese Regin racconta, in qualità di amministratore – Regola di Costa -, le Regole di comunione familiare del Comelico, e spiega quanto queste siano la testimonianza de forte legame tra la comunità locale e il proprio territorio che si tramanda da oltre un millennio per la gestione dei beni silvo-pastorali.

La puntata termina con Le Avventure di Paco, 3 minuti dedicati ai più piccoli e ai loro genitori, con Patricio Castillo Varela, educatore sociale e culturale, interprete LIS e responsabile del Progetto inSegni Apprendi , che nei panni di un simpatico contadino racconta ai bambini, in modo divertente e in una ambientazione animata ispirata al mondo della campagna, cosa sia la Politica Agricola Comunitaria e quanto questa influisca sulla vita anche dei più piccoli e di tutti i giorni.

 

Il programma è prodotto e ideato da Iniziative Editoriali Srl di Rimini in collaborazione con TV2000, l’associazione di radio e tv locali Corallo, l’Università IUAV di VENEZIA (Dipartimento di Culture di Progetto), l’Associazione Nazionale di Confagricoltura, Acli Arte e Spettacolo di Rimini.

28 Giugno 2023