Domenica ore 9.20

Ultima lezione di religione per il professor Monda e gli studenti dell’Albertelli.
Una lezione diversa dalle altre, senza pareti, nella casa famiglia della Caritas per i malati di Aids, immersa nel verde nel parco di Villa Glori: un luogo in cui la misericordia si può toccare con mano e vederla da vicino.
Ricordiamo dagli anni 70 l’esplosione dell’Aids: una malattia pericolosa diffusa per via ematica e sessuale. Queste tipologie di trasmissione hanno etichettato subito i malati di Aids, facendone degli emarginati dalla società, diversi e colpevoli. Gli ultimi. Gli unici che provano a fare qualcosa sono la Caritas e la Chiesa cattolica.
È molto importante il messaggio che i ragazzi di Villa Glori vogliono comunicare ai giovani: “State attenti, non drogatevi, trovate dei punti fermi di riferimento, che siano genitori, professori. È fondamentale avere buoni maestri di vita che possono indicare la giusta via da seguire”. Quanto ai rapporti sessuali, siamo bombardati, ogni giorno, con messaggi pornografici e relativi alle pratiche anticoncezionali. Basta fare sesso sicuro? Cos’è il sesso. Una delle piaghe della società contemporanea è la divisione fra l’affettività e la sessualità, con la riduzione della sessualità a mero accoppiamento, alla soddisfazione di un istinto fisico. Esiste un’altra via, che non elimina le precauzioni ma le supera di gran lunga: quella di vivere l’amore. L’amore è sicuro perché si conosce l’altra persona, ci si apre facendo entrare l’altro nella propria sfera privata e inviolabile. L’amore è vivere con intensità entro limiti ben precisi, conoscendo una persona, amandola e unendosi a lei. È questa la via della sicurezza e della protezione. Non c’è contagio che tenga se noi viviamo con più amore
Siamo a Villa Glori perché? Perché se tutto quello che ci siamo detti quest’anno sono state solo chiacchiere abbiamo perso un’occasione, ma se si è trasformato in azione, portandoci a guardare il mondo con un’altra luce, allargando il cuore, allora siamo pronti per aiutare gli altri”.
Ed è proprio questo l’augurio per quest’estate: vivere la misericordia, mettendoci in azione.
Ci vediamo a settembre con Buongiorno Professore!

14 Giugno 2016