Sabato ore 15.15

Il capodanno cinese apre in questi giorni un nuovo anno, l’anno del maiale. Ma già da tempo per il gigante asiatico è iniziata una nuova era: quella della classe media, trainata dal boom economico. 

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Con quasi il doppio della popolazione europea, e il quadruplo di quella degli Usa, la Cina è un Paese in grado di condizionare fortemente le sorti del mondo. Se un tempo era soltanto una fabbrica a basso costo, utilizzata dalle potenze occidentali per delocalizzare, oggi si è trasformata in un mercato enorme, a sua volta capace di colonizzare economicamente buona parte dell’Africa. Gli effetti del boom economico degli ultimi anni sono al centro del reportage di Benoîte Juneaux, che racconta storie di vincitori e vinti: da un lato, la nuova classe media dei trenta-quarantenni, residente nei quartieri esclusivi delle metropoli e decisamente globalizzata nel tenore e nelle scelte di vita; dall’altro, la popolazione delle campagne, costretta ad accontentarsi delle briciole e confinata negli angoli della società dal vecchio sistema Hukou, la registrazione familiare introdotta da Mao Zedong e tuttora in vigore. Di questi e di molti altri aspetti, Andrea Sarubbi parla in studio con la sinologa Giada Messetti, scrittrice e autrice televisiva.

La puntata, aperta dalla copertina di Solen De Luca, si chiude con un’opera d’arte legata al tema trattato: questa settimana è la trilogia a fumetti “Una vita cinese”, autobiografia del disegnatore Li Kinwu, che racconta la Cina dall’ascesa al potere di Mao Zedong fino ai giorni nostri.

5 Febbraio 2019