Sabato 11 novembre al Teatro della Luna di Assago, Milano, si terrà l’Annuale Meeting di Medici con l’Africa Cuamm, per affrontare il tema delle sfide per la salute di mamme e bambini in Africa. Sarà il momento per fare il punto, alla presenza di molti dei volontari e dei sostenitori del Cuamm, sul primo anno di attività del programma “Prima le mamme e i bambini. 1000 di questi giorni”, che nei prossimi anni in Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania e Uganda vuole garantire a 320.000 mamme il diritto al parto assistito e l’assistenza nutrizionale per loro e per i loro figli nei primi due anni di vita dei bambini. I medici impegnati in Africa porteranno il racconto della loro esperienza sul campo: dal Sud Sudan piegato dall’emergenza fame, alle sfide in Sierra Leone per ripartire dopo Ebola, puntando proprio sulla salute di mamme e bambini. Ma ci sarà spazio anche per l’impegno in Italia, nei “ghetti” del foggiano, in Puglia, a fianco dei migranti o tra gli sfollati per il terremoto ad Arquata del Tronto. Ospiti speciali, per una riflessione sulle sfide che riguardano l’Italia e l’Europa nel prossimo futuro, il Presidente della BCE Mario Draghi e il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Insieme a loro l’Arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini, Giuseppe Guzzetti, Romano Prodi e alcuni amici e testimoni che hanno visto e raccontato tante storie di impegno “con l’Africa”: Niccolò Fabi, Paolo Rumiz, Gian Antonio Stella, Stefania Chiale e Beppe Severgnini. «Non è un periodo facile per parlare d’Africa – ammette don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm – ma mentre crescono l’ostilità, l’insofferenza e la paura verso l’Africa e la sua gente, il nostro impegno continua, ostinato e lucido, proprio in Africa, in particolare a fianco di mamme e bambini, le categorie sociali più deboli e indifese. E lo facciamo garantendo i “mattoni” di un servizio sanitario: il parto sicuro, la vita del neonato, la lotta alla malnutrizione acuta che uccide e a quella cronica che abbruttisce. Questo è l’obiettivo del programma “Prima le mamme e i bambini. 1000 di questi giorni” che stiamo realizzando in 7 paesi africani a sud del Sahara. Dura 5 anni, in 10 ospedali e distretti, grazie all’impegno dei nostri medici, ma anche di molti infermieri e ostetriche locali formati. Ad Assago vogliamo dare conto del primo anno di attività. Risultati concreti, non parole. Siamo gente che si sporca le mani, sul posto, abituata a dare conto di quello che fa con i contributi che riceve. Tutti insieme vogliamo dare voce all’Africa e alla sua gente, per sostenere la volontà e la richiesta di vivere e costruire un futuro nella propria terra. Abbiamo il dovere di provarci, ogni giorno!»

10 Novembre 2017

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