Monsignor Angelo Bazzari, piacentino, milanese d’adozione, è stato per oltre vent’anni presidente della Fondazione don Gnocchi. Un beato, oggi, allora “solo” il “padre dei mutilatini”, un imprenditore della carità, come lo definì sempre il cardinal Martini, che fece di tutto perché fosse elevato agli altari.  Un sacerdote lombardo, alpino, cappellano degli alpini, che vive la drammatica esperienza della ritirata di Russia per condividere  tutto coi suoi soldati, e che tornato dalla guerra volge il suo sguardo non a una felicità e tranquillità possibile, ma ai diseredati, segnati dalla guerra con mutilazioni e ferite nell’anima.  La Fondazione don Gnocchi oggi ha 28 centri sul territorio, oltre  tanti progetti in paesi in via di sviluppo. Con Monsignor Bazzari parliamo a Soul  di come si vive  con la sofferenza tutti i giorni senza farsi schiacciare dal male, di come si guida un “impero della carità”, accorti nell’evitare strumentalizzazioni e amicizie pericolose, tenendo sempre presente la persona, fedeli a quel che diceva don Gnocchi “cercare sempre Dio con avida e insistente speranza”.

30 Novembre 2017

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