Pia Cittadini, da quattro anni, dalla scomparsa del marito Giovanni, governa l’azienda Cittadini s.p.a. con i figli Cesare, Marco e Paola dove si producono reti da pesca utilizzate dall’acquacoltura all’agricoltura, dallo sport a svariate specializzazioni industriali. Si lavorano dai filati alle corde in fibre sintetiche con tutte le fasi necessarie: ceratura, lubrificazione, colorazione ed altro. Ma non sono soltanto i risultati dell’azienda a rendere orgogliosa la famiglia: «Lavorano con noi 76 dipendenti, il 20% dei quali sono stranieri provenienti dall’Ucraina alla Colombia, dal Pakistan all’Afghanistan, all’Algeria. Il 75% sono donne e il 20% effettua il part time per poter conciliare lavoro e famiglia», spiega Pia. Era proprio guardando alle difficoltà delle donne che nel 2008, assieme al marito Giovanni, ha lanciato e sostenuto il progetto «reti di solidarietà femminile», un’operazione di «solidarietà partecipata», come lei la chiama, un modello da replicare», dice, assieme alla Fondazione Tovini, Regione Lombardia e Cei fornendo i telai per la nascita di un retificio a Pamban, un villaggio di pescatori nel Sud dell’India. Il progetto è partito insegnando il lavoro, proprio a Paderno, ad otto donne vedove indiane accompagnate da un prete, le quali, adesso, sono impegnate nella piccola azienda che hanno creato aiutando la povera economia locale. E l’hanno battezzata Sangaman («Tutti insieme») per sottolineare il valore del legame con Brescia.
di Rosario Sardella

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27 Dicembre 2018