di Giorgio Brancia Siamo alla Novamont di Novara dove nei primi anni Novanta è stato brevettato il Mater-bi, la plastica del futuro, derivata dai prodotti e dagli scarti dell’agricoltura: una bioplastica completamente biodegradabile (che i microorganismi convertono cioè in sostanze semplici e non inquinanti come acqua, anidride carbonica e metano) e compostabile (trasformabile in compost, ottimo fertilizzante per il terreno), destinata a sostituire in molti ambiti – e con le stesse prestazioni – quella “classica” derivata dal petrolio. Oggi, considerato che entro il 2020 la plastica monouso sarà fuori legge, i laboratori lavorano a pieno ritmo.

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17 Novembre 2019