Benedetto XVI“Papa Ratzinger è un uomo di stupenda e bellissima intelligenza. La sua forza però non è solo questa ma la semplice e umile amicizia con Gesù che traspira in ogni scritto e nelle sue tante belle omelie”. Lo ha detto l’Arcivescovo di Vienna, il card. Christoph Schönborn, amico e ‘discepolo’ di Ratzinger in una lunga intervista dal titolo ‘Buon compleanno Benedetto’ realizzata a Vienna dal direttore dell’informazione di Tv2000, Lucio Brunelli, in onda integralmente domenica 16 aprile su Tv2000. L’emittente della Cei, in occasione dei 90 anni di Ratzinger, ha dedicato una programmazione speciale per Pasqua e pasquetta: domenica 16 aprile alle 12.20 in onda il documentario ‘Il testimone. Da Benedetto a Francesco, la staffetta del ministero petrino’ a cura di Marco Burini. Il racconto per immagini e parole del passaggio di consegne tra il 265° e il 266° successore di Pietro e il rapporto che nasce tra i due. E alle 12.50 in onda il docu-film ‘Il volto di Cristo’ dedicato alla straordinaria trilogia ‘Gesù di Nazareth’ scritta da Benedetto XVI. Lunedì 17 aprile alle ore 17 andrà in onda uno speciale del ‘Diario di Papa Francesco’, che avrà come ospiti padre Federico Lombardi, presidente della Fondazione Ratzinger, Luis Badilla, direttore de Il Sismografo, Gian Battista Brunori, autore di una recente biografia di Benedetto XVI.
“L’amicizia di Ratzinger con Gesù – ha proseguito il card. Schönborngli ha donato la libertà. E’ infatti un uomo molto libero che non può essere classificato come conservatore o progressista”.
L’ipotesi di un papato ‘allargato’ non ha convinto “per niente” il card. Schönborn: “Il Papa emerito è il Papa emerito. E Papa Francesco è il Papa regnante. Su questo per Ratzinger non c’è stato mai un dubbio anche se si può discutere del modo di vivere questa situazione. Qualcuno nei giorni successivi alla rinuncia sostenne che Benedetto XVI sarebbe dovuto tornare allo status di cardinale. Questo non lo condivido perché se il vescovo di Roma rinuncia resta comunque vescovo emerito di Roma. E il vescovo di Roma è il Papa”.
SchonbornTra l’Arcivescovo di Vienna e Benedetto XVI c’è stato sempre un legame molto forte iniziato nel 1972 quando Schönborn era ancora un sacerdote dottorando e allievo del professor Ratzinger nell’università di Ratisbona.
Nell’intervista spazio anche a un racconto personale:Ho un ricordo molto commovente che oggi posso raccontare. Il cardinale Ratzinger aveva avuto un ictus nel settembre del 1991. Non fu un ictus grave e recuperò rapidamente. Ma a causa di questo non riuscì a venire alla mia ordinazione episcopale perché era in ospedale. Così mi scrisse una bellissima lettera” e circa un mese dopo il 2 novembre la sua cara sorella Maria che era sempre con lui, fedelissima, umile, intelligente, santa donna, ebbe un ictus terribile mentre si trovava davanti alla tomba dei genitori. E’ morta lo stesso giorno. Eravamo molto commossi perché non sapevamo come Ratzinger avrebbe reagito alla morte della sorella. Il giorno dopo il Conclave quando il nostro caro professore e amico è entrato nella sala per la colazione di Santa Marta vestito di bianco ci ha salutati e gli ho detto: ‘Santo Padre ieri durante la sua elezione ho molto pensato a sua sorella Maria e mi sono chiesto se sua sorella avesse chiesto al Signore di prendere la sua vita e di lasciare quella di suo fratello’. Lui mi rispose: ‘Penso di sì’. Questo è il momento più commovente di tutti i nostri incontri”.
Il card. Schönborn ha infine definito come “ridicole” le tesi che sostengono che Benedetto XVI si sia dimesso su pressione delle lobby internazionali e della Curia: “Ratzinger è un uomo molto libero anche nelle sue decisioni. Ha maturato la decisione nella preghiera. Forse si è consigliato con qualcuno ma certamente non si è dimesso su pressioni esterne”.

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16 Aprile 2017

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