Domenica ore 9.20

Giusto parlare della Pasqua subito dopo Natale: è la resurrezione il senso del Natale, perchè come dice San Paolo: se Cristo non è risorto, vana è la nostra fede. Per la Chiesa la domenica di Pasqua è il suo Big-Bang. Bene lo rappresenta la scena finale de Il vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, con la vera e propria esplosione della pietra tombale. E’ l’esplosione della gioia che spinge tutti i discepoli e amici di Cristo nel mondo ad “evangelizzare”: portare a tutti la buona notizia che Cristo è risorto e ha vinto la morte. Il mondo e la sua storia conoscono la propria spaccatura, la “crisis”, il giudizio: c’è un prima e un dopo Cristo. Tutto ricomincia da dove era cominciato: in un giardino. Come nell’Eden Dio camminava insieme agli uomini, ora è una donna Maria Maddalena che incontra Gesù nel giardino del sepolcro di Giuseppe di Arimatea e scambia Gesù per il giardiniere. Dio e suo Figlio hanno a cuore gli uomini e li curano, come fa un giardiniere con le sue piante. Tutto ricomincia e la prima persona di questa nuova umanità è una donna che cerca di trattenere Gesù (il quale risponderà “noli me tangere”) e sarà la “apostola degli apostoli” secondo la definizione di San Giovanni Paolo II, è con lei che comincia quella bella storia di famiglia che è la Chiesa, una rete di amicizia che porta da Betlemme fino a noi, oggi.

28 Dicembre 2015