«Figlioli… tornando a casa, troverete i bambini, date loro una carezza e dite: questa è la carezza del papa. Troverete, forse, qualche lacrima da asciugare. Abbiate per chi soffre una parola di conforto. Dite che il papa è con loro…».

Era una tiepida serata d’autunno e Giovanni XXIII congedava così la gente accorsa in piazza San Pietro per celebrare l’avvio del concilio Vaticano II (1 l ottobre 1962). Quelle parole, intrise di umanità e di poesia, commossero il mondo e furono il miglior preludio della grande assise ecumenica destinata a rinnovare profondamente la chiesa e che fece di Giovanni XXIII, come scrisse Frainois Mauriac, il papa che ha gettato «un ponte sui nove secoli che ci dividono dai cristiani dell’oriente c sui quattro che ci separano dai fratelli dell’occidente». Insomma: il papa del dialogo, delle aperture, delle audaci novità che in pochi anni servirono ad avvicinare la chiesa al mondo moderno

11 Ottobre 2018