sabato e domenica ore 20.50

Parliamo di Africa e di radicalismo islamico, perché le lacerazioni del continente e le sue derive pericolose sono tornate alla mente, distratta dalla pandemia, dopo la liberazione di Silvia Romano. E ne parliamo senza pregiudizi ideologici di parte con due giornalisti che l’Africa e l’Islam radicale lo conoscono bene: Domenico Quirico, inviato de La Stampa, rapito per 152 giorni in Siria, e Giulio Albanese, missionario comboniano, che ha subito tanti anni fa l’umiliazione di sentirsi “ostaggio”. Entrambi ci ricordano che “una religione violenta e senza rimorsi” non centra nulla con Dio, e che per questo è imprudente parlare di “conversioni” e farne un vessillo di libertà di coscienza. Ci ricordano le responsabilità di chi ha “ipocritamente costruito macerie appoggiando regimi infausti e ladroneschi. Su queste macerie l’internazionale islamista ha fondato il suo successo”.

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

30 Maggio 2020