Sabato ore 15.15

Dal rapporto Osservasalute emerge che l’età media in Italia si è abbassata nell’ultimo anno: per alcuni colpa di investimenti insufficienti sulla prevenzione, per altri di una spesa sanitaria pubblica inferiore a quella degli altri Paesi Ocse. Quale che sia la causa, la sanità italiana di oggi è certamente meno gratuita e meno universale rispetto a ieri. E sono sempre di più gli italiani che vanno a ricevere cure dai servizi di medicina sociale e negli enti caritatevoli, pensati un tempo soltanto per assistere i poveri estremi e gli immigrati: da un lato proprio per il taglio dei fondi in tempi di crisi economica, dall’altro per i grandi squilibri tra Regione e Regione, senza dimenticare il ricorso talvolta troppo facile (e costoso) agli esami diagnostici, anche quando non ce n’è bisogno. Il quadro che emerge dal reportage di Alice Gussoni in giro per l’Italia mette a nudo i rischi per le fasce deboli della popolazione: basta un ISEE di 8.500 euro l’anno, infatti, per non avere più diritto a una serie di farmaci. In studio, Andrea Sarubbi approfondisce il tema con il prof. Ottavio Davini, direttore di Radiologia alle Molinette di Torino e già direttore sanitario dello stesso ospedale, autore del libro “Il prezzo della salute”.

 

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

2 Maggio 2016