Bagnasco
Presidente della Conferenza episcopale italiana, il card. Angelo Bagnasco

Roma, 6 settembre 2015 – “Grande gratitudine verso il Santo Padre che come sempre ci precede nella via del Vangelo e ci indica come tradurre la parola del Signore nelle situazioni più concrete in questo caso quella dei migranti”. Lo ha detto il presidente della Conferenza episcopale italiana, il card. Angelo Bagnasco, ai microfoni di Tv2000, durante lo ‘Speciale Angelus’ dedicato all’appello di Papa Francesco alle parrocchie, alle comunità e ai santuari dell’Europa affinché accolgano una famiglia di profughi.

Il Papa, ha rivelato il card. Bagnasco, “non ci ha allertati” di questo appello, è stata “una grande sorpresa che ci incoraggia e stimola su questa via della misericordia che si fa opera concreta verso tutti i bisognosi ma in questo caso in modo ancora più decisivo verso questa povera gente diperata”.

Si tratta di continuare e intensificare – ha proseguito Bagnasco – l’impegno, lo sforzo, l’intelligenza, la generosità di tutte le diocesi italiane, che stanno facendo ormai da tanto tempo, per accogliere il più possibile questi disperati. Intensificare quest’opera in modo ancora più puntuale nel senso di rivolgersi e sostenere, come ha detto il Papa, le parrocchie, le comunità religiose, i santuari in modo che si possa il più possibile e nei tempi più brevi rispondere a questo grande e urgente appello”.

Se una parrocchia accogliesse una famiglia – ha sottolineato il presidente della Cei – non occuperebbe solo una struttura ma metterebbe in movimento un’ulteriore rete di solidarietà, di vicinanze, prossimità che farebbe un grande bene a chi è ospitato e chi ospita”.

L’indicazione del Papa è “molto concreta e la prendiamo tutti molto sul serio sia noi vescovi italiani sia quelli europei con cui mi vedrò tra pochi giorni in Terra Santa per l’incontro annuale. Al primo punto dell’ordine del giorno metteremo questo appello del Santo Padre. Il Papa con questa indicazione allarga in modo molto consistente la porta della Chiesa e della Comunità cristiana in Europa e al di là dei numeri l’indicazione del Papa è un orizzonte ulteriormente grande. Questa apertura farà bene alla Comunità cristiana ma anche ai Paesi europei”.

L’appello del Papa, ha concluso Bagnasco, ha “la valenza politica di un segno, uno stimolo, una spinta e un incoraggiamento. Vorremmo tutti che questa ulteriore apertura che ci indica il Santo Padre fosse per il Paese una parola: ‘coraggio si può fare’”.

7 Settembre 2015