Don Paolo Gentili CeiRoma, 29 ottobre 2015 – “La Chiesa è molto attenta ai diritti civili e non ha nessuna difficoltà al diritto individuale di ogni persona omosessuale, è giusto che un omosessuale possa andare a visitare il suo compagno malato e questo è intoccabile ma altro è dire che questa società è fondata sulla famiglia, art. 29 della Costituzione. Questi giudici non hanno fatto altro che rispettare la nostra Costituzione”. Lo ha detto il direttore dell’Ufficio nazionale per la Pastorale della famiglia della Conferenza episcopale italiana, don Paolo Gentili, a ‘Bel tempo si spera’ su Tv2000, commentando la sentenza del Consiglio di Stato.
“Nessuno – ha aggiunto don Gentili – vuole togliere i diritti individuali: una persona omosessuale è accolta, accarezzata, sostenuta dalla Chiesa” ma “le leggi si continuano a preoccupare molto, e c’è un investimento legislativo eccessivo, su piccoli gruppi di persone, quando la gran parte delle famiglie composte da papà, mamme e figli vivono una profonda difficoltà. Questo è un diritto inalienabile, non si può non ascoltare il grido di milioni di famiglie di questa società”.

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29 Ottobre 2015