Sindacato, Bentivogli: “Minacce morte ? Viviamo nell’odio. Politica ha perso limite”

Segretario generale Fim Cisl a Tv2000: “D’Alema ed Emiliano ? Paese senza freni in cui irresponsabilità è arrivata a livello gigantesco”

Roma, 19 dicembre 2017. “Generalmente si pensa che per fare il sindacalista non sia necessario avere una tutela delle forze dell’ordine. In realtà il contesto in cui ci muoviamo è fatto di odio e violenza in cui anche chi ha responsabilità importanti sta consumando il significato delle parole e rischia di togliere tutti i freni e gli argini”. Lo ha detto il segretario generale della Federazione Italiana Metalmeccanici (FIM CISL), Marco Bentivogli, ospite del programma ‘TGtg’ su Tv2000, da alcuni giorni sotto scorta per aver ricevuto minacce di morte.
“Quando un ex presidente del Consiglio (Massimo D’Alema ndr) – ha aggiunto Bentivogli – dice che Cisl e Uil si sono venduti per un piatto di lenticchie per il loro consenso alle ultime misure sulle pensioni, si capisce che questo è un Paese senza freni in cui l’irresponsabilità arriva ad un livello gigantesco. Quando il governatore di una regione (Michele Emiliano ndr) dice che la nostra condotta sindacale è in fondo corresponsabile della morte dei bambini per tumore, ci vuole poco a passare dalle parole fuori di senno a qualche comportamento dissennato”.
“Bisognerebbe ritornare – ha concluso Bentivogli – ad un senso del limite che la politica, dopo aver consumato il significato delle parole, ha completamente perso. Questo è particolarmente grave”.

19 Dicembre 2017