Il decano degli arbitri italiani sulla VAR: “Con il tempo la tecnologia sarà ben accolta perché darà consapevolezza al direttore di gara di essere un grande arbitro”

 

Paolo Casarin, il decano degli arbitri italiani, è tra i protagonisti dell’ottava puntata di ‘Beati Voi. Tutti santi’ dedicata ad Edith Stein e alla sua ricerca della verità, in onda su Tv2000 mercoledì 21 marzo alle 21.05.

Il 77enne, ex arbitro ed ex designatore della serie A, racconta come l’arbitraggio sia stato fondamentalmente “una ricerca non solo della verità ma anche della passione, delle emozioni”.

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Il mestiere dell’arbitro oggi si trova in un momento cruciale con la rivoluzione della VAR, con la possibilità da parte del direttore di gara di fermare il gioco e poter rivedere l’azione sospetta. Casarin è un deciso sostenitore di questa nuova tecnologia: “Oggi con la rivoluzione della VAR in cui si può rivedere l’azione si ferma questa ricerca? Sarebbe un errore fondamentale – risponde l’ex arbitro – perché vorrebbe dire che l’arbitro ha già delegato alla tecnologia tutte le responsabilità. La tecnologia non pensa, fa vedere un’immagine. Quello che sta avvenendo, per rifarsi a Platone e al mito della caverna, è che gli arbitri finora hanno guardato il fondo della caverna, le ombre, perché avevano il collo e a testa orientata solo lì. Vedevano quella verità che era quella dell’autoritarismo, del ‘qui comando io’. Adesso bisogna girare la testa, come dice Platone e guardare fuori, perché la verità è là. Con il tempo la tecnologia sarà ben accolta perché dà all’arbitro la consapevolezza di essere un grande arbitro, anche dopo discussioni, dopo analisi, dopo aver visto una verità che non si aspettava”.

‘Beati voi-Tutti santi’, il programma che racconta le vite dei santi, condotto da Giovanni Scifoni con Claudia Benassi, dedica la puntata a Edith Stein, santa cattolica di origini ebraiche, già filosofa e poi carmelitana, uccisa dai nazisti ad Auschwitz-Birkenau nel 1942.

Da bambina era orgogliosa, intelligentissima e irascibile. Da ragazza fu serissima, riservata e volitiva. Da donna divenne tenace, umile e coraggiosa. Tutta la sua vita fu alla ricerca della libertà e della verità.

Canonizzata come Santa Teresa Benedetta della Croce da Giovanni Paolo II nel 1998 e creata compatrona d’Europa, costruì un ponte tra le sue radici ebraiche e l’adesione a Cristo, muovendosi con sicuro intuito nel dialogo col pensiero filosofico contemporaneo.

Ospiti della puntata il professor David Meghnagi, direttore dei master in didattica della Shoah, pensiero ebraico e scienza della religione presso l’Università di RomaTre; Dario Antiseri, filosofo emerito, ordinario in numerose università, in collaborazione con Giovanni Reale autore del più diffuso testo di filosofia in uso nelle scuole superiori italiane; la scrittrice Giorgia Petrini, protagonista di una straordinaria conversione; e infine Ilaria Cucchi, che racconta la sua battaglia: ricercare la verità sulla morte del fratello Stefano.

Catechista di puntata Marta Rodriguez, responsabile della sezione “Donna” del Dicastero per i laici, famiglia e vita del Vaticano.

Ad arricchire la narrazione – sostenuta come sempre dal teatro di Giovanni Scifoni e Claudia Benassi – il ritmo della musica degli Eugenio in Via di Gioia, la poesia della copertina e delle fotografie di Stefania Casellato; un servizio di Giuseppe Bentivegna sul Maestro Francesco Lotoro, compositore di origine ebraica che, con una ricerca ventennale, ha raccolto circa 8 mila spartiti di musica composta nei campi di concentramento; una conversazione di Giacomo Visco Comandini con l’arbitro Paolo Casarin sulla VAR e il senso della verità e, infine, un’intervista di Claudia Benassi ad Amalia Ercoli Finzi, “la signora delle comete” e “mamma della Missione Rosetta”, prima donna in Italia a laurearsi, presso il Politecnico di Milano, in Ingegneria aerospaziale.

20 Marzo 2018