Padre Trani a Tv2000: “Carcerati lo sentono vicino. Sarà un evento di famiglia”

Roma, 28 marzo 2018. “Quella di Papa Francesco è la visita di un padre ai figli”. Lo ha detto padre Vittorio Trani, 74 anni, cappellano di Regina Coeli da 40 anni, ospite di Tv2000, in occasione della visita di Papa Francesco, nel Giovedì Santo, ai detenuti e al personale del carcere con cui celebrerà la messa in Coena Domini.
“E’ un evento di famiglia – ha aggiunto padre Trani – in cui il Papa porta una parola di incoraggiamento, fiducia e speranza. Il carcere è infatti un luogo dove la speranza deve essere seminata a piene mani e il Papa è capace di fare questo”.
“I carcerati – ha proseguito padre Trani – conoscono Francesco come l’uomo vicino a loro. La persona che sa spendere parole di attenzione nei loro confronti. Lo sentono infatti molto vicino. Da Papa Francesco si avverte il messaggio di speranza. In un carcere questo ha un significato grandissimo perché il detenuto si trascina dietro, come un’onda nera negativa, il giudizio generale che lo squalifica. Viene una persona che li fa sentire persone con una dignità. Questo è il messaggio più bello di Francesco”.
Padre Trani non dimentica e ricorda con commozione anche la storica visita di Papa Giovanni Paolo II: “La sua visita fu straordinaria. C’era un’attesa molto forte. Il Papa parlò al cuore di tutti. Ricordo che commisi una ‘birichinata’ perché si parlava molto di dove celebrare l’Anno Santo dei carcerati. Una sera scrissi una lettera di cinque righe: ‘Santità siamo a 1,2 km dal portone di San Pietro la stiamo aspettando da 22 anni. Saremmo felici di riceverla in questa circostanza’. Il Papa lesse la lettera e fece il famoso gesto della ‘v’ per approvare la visita. Fu una ventata di aria fresca per i viandanti che erano sulla strada tra il caldo e la polvere“.
“Il ricordo più bello della visita di Wojtyla – ha sottolineato padre Trani – fu la vigilia. Nella rotonda siamo stati fino all’una di notte a lavorare tutti insieme: i direttori del ministero, i responsabili del carcere e i detenuti. Cosa rarissima in un contesto simile. La visita del Papa ha avuto la forza di rompere tanti cancelli e mettere insieme tutte queste persone. Questo è stato il frutto più bello della sua visita”.

28 Marzo 2018