BANGLADESH

Il Bangladesh torna al voto, dopo 5 anni durissimi dal punto di vista politico ma importanti sotto il piano economico: il PIL cresce a un ritmo superiore al 7% e nessun altro Paese al mondo ha visto aumentare così tanto, nell’ultimo anno, il numero di miliardari. Restano però le sacche di povertà, come quelle dei lavoratori del tè: emarginati dal resto della popolazione, non vedono futuro per sé e per i propri figli. È questo l’argomento di Today, l’approfondimento di Tv2000 dedicato all’attualità internazionale, in onda giovedì 27 dicembre 2018 in seconda serata.

Con la sua leader in carcere, il BNP – principale partito di opposizione – sfida nel voto del 30 dicembre l’Awami League, che nell’ultima legislatura ha governato il Paese e monopolizzato il Parlamento: in ballo c’è il futuro di una Nazione che – in pieno boom demografico da una ventina d’anni – cerca di diventare più moderna. Ma se le infrastrutture migliorano, le politiche sociali non sono ancora all’altezza e i diritti dei lavoratori rimangono spesso calpestati: vale per le fabbriche tessili (che esportano in tutto il mondo, Italia compresa) e vale per le piantagioni di tè, dove i raccoglitori sono poco più che schiavi. Il reportage di Goffredo Merolla e Gloria Rebecchi da Giasnagor, nella provincia nordorientale di Sylhet, racconta il progetto della Fondazione Marista per la Solidarietà Internazionale, che ha costruito scuole e ostelli per aiutare le famiglie dei lavoratori del tè e dare ai loro figli un futuro migliore. L’ospite in studio, con Andrea Sarubbi, è Francesco Della Puppa, ricercatore dell’Università di Venezia, profondo conoscitore del Bangladesh e dell’emigrazione bangladese in Italia.

La puntata, aperta dalla copertina di Solen De Luca, sarà chiusa dalla storia di Hanif Pappu: un artista di Dacca abilissimo nei ritratti, che aveva raggiunto grande popolarità nel Paese con i manifesti cinematografici e che però ha visto il suo lavoro crollare con l’arrivo delle locandine digitali. Ora sopravvive come pittore dei risciò ed esegue ritratti su commissione per i matrimoni dei connazionali emigrati all’estero.

 

BURUNDI, IL PAESE PIÙ INFELICE

La guerra tra Hutu e Tutsi è teoricamente finita da tempo, ma il Burundi – considerato dall’Onu il Paese più infelice al mondo – ne porta ancora le ferite profonde. E un altro conflitto potrebbe essere all’orizzonte, viste le tensioni crescenti con il vicino Rwanda. L’instabilità è all’ordine del giorno, in una Nazione che ha problemi enormi: uno dei principali è la povertà straripante, tra una popolazione che ha il reddito pro capite più basso al mondo. È questo l’argomento di Today, l’approfondimento di Tv2000 dedicato all’attualità internazionale, in onda giovedì 3.1.2019 alle 23.05.

Sul piano politico interno, il presidente Nkurunziza – tornato a una logica di odio etnico contro la minoranza Tutsi – cerca di mantenere a tutti i costi il potere: ad aprile 2015 si ricandidò per la terza volta, nonostante la Costituzione lo vietasse; a maggio 2018 ha fatto svolgere un referendum che di fatto potrà tenerlo in carica fino al 2034. Ma la situazione è ancora più grave sul fronte economico e sociale: medici in fuga all’estero, insegnanti pagati in ritardo, calo della domanda interna e del potere d’acquisto, aumento della disoccupazione e contemporaneamente anche delle tasse. L’Unione europea ha sospeso gli aiuti diretti, per punire il regime, ma non il finanziamento ai progetti delle ong: come quelli dell’italiana AVSI per combattere la violenza di genere, raccontati dal reportage di Aldo Gianfrate. L’ospite in studio, con Andrea Sarubbi, è padre Giulio Albanese, direttore delle riviste missionarie delle Pontificie Opere missionarie.

La puntata, aperta dalla copertina di Solen De Luca, sarà chiusa da un’opera d’arte scelta dalla redazione: “Il più bel valore al mondo”, dipinto su tela del giovane pittore Shaquille Mugisha, uno degli artisti emergenti più noti in Burundi, nato nel 1994 da padre ruandese e madre burundese.

27 Dicembre 2018