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Il giornalista di Avvenire parla alla televisione della Cei: “Bija al centro di un sistema di interessi che potremmo chiamare ‘Libiagate’”

Roma, 25 ottobre 2019. “Rifarei tutto ciò che ho fatto. Sto procedendo nell’inchiesta, prossimamente ci saranno nuovi sviluppi. Non ho motivo per fare un passo indietro perché stiamo parlando della vita di migliaia di persone”. Lo ha detto il giornalista di Avvenire, Nello Scavo, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000. Da alcuni giorni il cronista è sotto tutela della Polizia dopo le minacce ricevute per l’inchiesta sul traffico di esseri umani dalla Libia in cui ha messo in luce il ruolo di Abd al-Rahman al-Milad, l’aguzzino dei migranti noto come Bija.
“Bija – ha sottolineato Nello Scavo a Tv2000 – è al centro di un sistema di interessi, un ‘sistema Libia’ che oggi potremmo chiamare ‘Libiagate’. Attraverso di lui si incrociano gli interessi petroliferi, sul traffico di migranti e anche su l’uso, l’esportazione e la vendita di armi. Questa figura è diventata centrale e toccare Bija significa toccare i fili scoperti di un sistema che coinvolge Paesi europei compresa l’Italia, interessi in Libia e organizzazioni internazionali”.

25 Ottobre 2019