In occasione del viaggio di Papa Francesco in Thailandia e Giappone, dal 19 al 26 novembre 2019, Tv2000 trasmette la serie ‘Diario Giapponese’, cinque puntate in onda il 19-20-21-22 e 26 novembre alle ore 19.30, e il documentario ‘Viaggio nella spiritualità del Giappone’, in onda sabato 23 in seconda serata.

Sinossi:

Viaggio nella spiritualità del Giappone
Documentario alla scoperta del Giappone fra spiritualità e vita quotidiana di fedeli e praticanti giapponesi che si metteranno in dialogo con i cattolici, in occasione della visita di Papa Francesco dal 19 al 26 novembre. La Costituzione garantisce la libertà religiosa, nell’isola sono presenti infatti anche cristiani, musulmani, indù e taoisti.
Padre Renzo De Luca è il superiore dei Gesuiti in Giappone: spiega com’è cambiata la chiesa nell’isola e come la comunità cristiana convive con gli altri gruppi religiosi. Furono proprio i gesuiti i primi missionari cattolici in questa terra, nel 1549. In Giappone i cattolici sono una piccola comunità, circa 500mila, la visita del Papa tuttavia coinvolgerà il Paese in un evento che va ben oltre i confini della minoranza che segue la chiesa di Roma.
Le correnti religiose più seguite in Giappone sono lo shintoismo e buddhismo, caratterizzate da una forte impronta locale. È la via giapponese alla pratica di queste confessioni, che vengono professate in modo sincretico.
Il documentario prende spunto dalle suggestioni offerte dai rappresentanti dei tre gruppi religiosi (cattolici, shintoisti e buddisti) e si snoda attraverso una serie di testimonianze di altri personaggi, che attraverso le loro esperienze fanno capire come fede e o credenze influenzino e guidino le scelte e la vita di tutti i giorni.
È il caso, ad esempio, di Fumio Akabae, salesiano nato nel 1929, scampato al bombardamento atomico di Nagasaki del 9 agosto 1945, che oggi vive a Tokyo nei pressi del Museo dedicato a don Vincenzo Cimatti, fondatore dell’Opera salesiana in Giappone, dove Fumio si dedica al giardinaggio e alla cura dei fiori.
La corrente buddista zen si identifica prima di tutto con il Tempio Eihieji, casa madre di questa corrente religiosa. Fin dal 1244 i buddisti giapponesi frequentano questo monastero. Dottrine e testi zen locali derivano dalla corrente Chàn, fondata in Cina dal monaco indiano Bodhidharma. Un religioso guida alla scoperta del monastero, della filosofia zen, del valore della meditazione e dell’apporto che la cultura e la filosofia giapponese ha offerto a questa pratica religiosa.
La religione autoctona del Giappone è lo Shintoismo, le cui prime tracce risalgono a circa 2500 anni fa. Il Sumo, lo sport nazionale giapponese, è la lotta nata come rito della religione Shinto. Nel Tempio Shintoista di Shirayama un religioso introduce alla miscela di adorazione della natura, pratiche di culti della fertilità, tecniche di divinazione, adorazione degli eroi e sciamanismo che caratterizzano questa corrente religiosa.
Di Davide Demichelis e Alessandro Rocca

Diario Giapponese
La soba, il rito del the, il sushi, il sakè e la cucina giapponese sono i temi della serie ‘Diario Giapponese’: cinque docufilm alla scoperta del Giappone, tra storia, riti e tradizioni. In onda su Tv2000 dal 19 al 26 novembre alle ore 19.30, in occasione del viaggio apostolico di Papa Francesco in Thailandia e Giappone.
Regia di Davide Demichelis e Alessandro Rocca

19 novembre
LA SOBA E IL TEMPIO
Il sole fa capolino fra le lanterne e l’incensiere del tempio Zenkoji di Nagano. Da 1400 anni chiunque voglia pregare trova ospitalità fra i monaci buddisti che tutte le mattine alle 5.30 pregano con canti, suoni di tamburi e della bonsho, la grande campana. Sei milioni di persone all’anno visitano questo luogo di culto, noto in tutto il Giappone. Da secoli i pellegrini che arrivano stremati dopo giorni e giorni di cammino, trovano al tempio un piatto povero ma nutriente: la soba, gli spaghetti giapponesi fatti con il grano saraceno. Dal tempio parte il viaggio che dal bianco dei campi di soba porta al verde delle coltivazioni di wasabi, un altro ingrediente caratteristico della cucina giapponese, in continua evoluzione. Tra i racconti: Matteo Alberti, che vive da qualche anno a Kanazawa, una cittadina di provincia affacciata sul Mar del Giappone, e che in Giappone propone piatti italiani utilizzando ingredienti giapponesi.

20 novembre
FRA THE E SAMURAI
Le pareti di legno della sala del the si riflettono su uno stagno del parco Kenrokuen di Kanazawa. Il maestro Hisashi Sokiu Nara entra e si muove con passo felpato sul tatami, dove lo aspetta la sua ospite. Inizia così il rito del thé, uno dei più caratteristici del Giappone. Questa cerimonia esprime un condensato di tradizione e cultura zen che si tramanda da cinque secoli. Un elegante vassoio in legno laccato, un colorato biscotto da the e una tazza in porcellana riccamente decorata sono tre oggetti guida utilizzati dal maestro del the per spiegare e ripercorrere storia e tradizione del rito, tra botteghe e laboratori dove vengono prodotti questi oggetti. Emerge il fascino estetico e la ricchezza culturale e spirituale.

21 novembre
LA MONTAGNA INCANTATA
Il monte Tateyama è una delle tre vette sacre del Giappone, con il monte Fuji e il monte Haku. Dall’alto dei suoi 3015 metri, domina gli spiriti dei defunti. Salire sulla cima di questa montagna comporta una sorta di purificazione, il passaggio dall’inferno al paradiso, un tempo riservato ai soli uomini. Sakai Megumi è la prima protagonista del documentario, è la prima guida alpina donna dei monti sacri giapponesi. Dalle pendici di questa montagna è nata una corrente religiosa che imponeva di non mangiare carni. In pianura invece, la cucina tradizionale giapponese prende il sopravvento, in particolare il Sushi. Nel Mar del Giappone, di fronte alla città di Toyama, si pesca il gambero bianco, tanto raro quanto prelibato. Il pescatore Wamamoto apre le porte della sua casa mostra la sua giornata, da quando prega alle 3 del mattino, all’uscita in mare, fino a quando rientra col pescato..

22 novembre
IL NETTARE DEGLI DEI
Immense distese di campi di riso, affacciate sul mare, a ridosso delle città e fra sterminate campagne. L’alimento base della cucina giapponese, definito “il cibo degli dei”, dà origine ad una bevanda che si trova non solo nei bar e ristoranti, ma anche in tutti i templi shintoisti del Giappone: il sakè, “il nettare degli dei”. Dai campi di riso alle cantine dove la bevanda viene prodotta, dai locali di Tokyo dove si può degustare, ai templi dove segna la fine dei riti religiosi, il sakè segna un percorso alla scoperta di miti e riti del Giappone. Non solo fra i meravigliosi paesaggi disegnati dalle risaie, ma anche nei villaggi di montagna dove ogni occasione è buona per consumare la bevanda più caratteristica dell’isola.

26 novembre
IL GIAPPONE IN CUCINA
Fra tradizione e innovazione, dalle campagne alle città, il Giappone è in continua evoluzione e così la sua cucina, gli ingredienti che si usano e il modo in cui vengono preparati i piatti. Un viaggio che parte da Kanazawa dove Matteo e Silvia hanno deciso di vivere e aprire il loro ristorante di cucina fusion, a chilometro zero. Passando per Tokyo e i suoi antichi vicoli, che hanno resistito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale e dove è possibile gustare specialità locali con un buon sakè. Arrivando ai piccoli mercati che ormai stanno scomparendo, come quello di Wajima, dove campeggiano ancora il pesce secco e le verdure fresche, per andare a quella che è considerata la borsa mondiale del tonno rosso, il mercato ittico di Tokyo, la capitale del sol levante con i suoi mille ristoranti di sushi. Per poi arrivare sulle montagne, dove Alessio, un sardo tenace ha aperto la sua pizzeria conquistando i suoi concittadini con la classica margherita.

18 Novembre 2019