La ministra dell’Agricoltura a Tv2000: “Con Salvini abbiamo rischiato di eleggere nel dopo Mattarella un presidente della Repubblica anti-europeista. A fine legislatura Italia Viva e M5S su posizione diverse. Rivendichiamo il diritto di poter dare al governo un contributo più qualificato e incisivo”

Roma, 12 dicembre 2019. “Questa è una maggioranza che non è stata messa in piedi con una visione strategica. Abbiamo messo in piedi una maggioranza che il giorno prima era collocata su posizioni diverse”. Lo ha detto la ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova, ospite del programma TGTtg su Tv2000.
“È una maggioranza di compromesso e risposta a un’emergenza – ha aggiunto la ministra Bellanova – che si stava determinando in Italia che io considero democratica. Perché se un ministro dell’Interno pensa di lanciare dalla spiaggia un messaggio che è quello di chiedere pieni poteri, sostituirsi al ruolo del capo dello Stato mettendo in discussione il Parlamento e annunciando le elezioni, il rischio sarebbe stato, dopo aver alimentato la rabbia e il rancore sociale agendo sulle difficoltà della crisi, quello di avere una maggioranza che avrebbe portato a votare ed eleggere un presidente della Repubblica che alla fine del mandato di Mattarella avrebbe messo l’Italia fuori dall’Europa e dall’euro. Rispetto a questa preoccupazione abbiamo messo in piedi una maggioranza che al suo interno ha tante differenze”.

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“Sappiamo tutti – ha sottolineato la ministra Bellanova a Tv2000 – che alla fine di questa legislatura, che mi auguro vada a termine nel 2023, noi di Italia Viva e M5S saremo collocati su posizioni diverse”.
“Da Renzi fino adesso – ha concluso la ministra Bellanova a Tv2000 – ci sono stati solo suggerimenti positivi. E vorrei che il presidente Conte faccia un’intervista e dica cosa arriva da Italia Viva. Lasciamo stare i retroscena. Io so che il nostro gruppo sia alla Camera che al Senato è fortemente impegnato. Abbiamo aiutato il governo a fare meglio. Siamo quelli che di fatto hanno determinato la nascita del governo e per questo rivendichiamo il diritto di dare il nostro contributo per avere un’azione di governo più qualificata e incisiva”.

12 Dicembre 2019