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‘Una storia di bambini’ è il documentario, in onda su Tv2000 (ch 28 e 157 Sky) venerdì 31 luglio in seconda serata, che racconta il Bambino Gesù, che è stato il primo ospedale pediatrico italiano e che ha compiuto 150 anni.
Una occasione per ricordare con immagini e filmati d’epoca e con i volti di oggi, le origini di una storia di carità, diventata nel tempo una storia di scienza. Nato nel 1869 grazie a una donazione di una nobildonna, oggi il Bambino Gesù è il più grande Policlinico e Centro di ricerca pediatrico in Europa. Il suo più grande valore è la ricerca, che lega l’antica sede romana sul Gianicolo a tanti ospedali e ambulatori d’emergenza nel mondo, dove il Bambino Gesù fa formazione, perché il sapere di tanti giovani ricercatori e eccellenze mediche sia donato a tutti i bambini del mondo.

Ne è un esempio Davide, che ha vinto una battaglia impensabile grazie a un trapianto dalle staminali del suo papà. Ne è un esempio Mario, che 28 anni fa ha ricevuto tra i primi, un cuore nuovo, quando era ancora piccino. Ne è un esempio Wafaa, una bambina siriana col volto devastato dall’esplosione di una bomba. Di lei, testimone per tanti bambini feriti, ci si è presi cura con interventi d’avanguardia per ridarle il sorriso, e con l’abbraccio. “Al Bambino Gesù ci si abbraccia tanto” dice, sciogliendo l’abito del manager, la presidentessa Mariella Enoc. È lei a tracciare con autorevolezza il fil rouge del racconto, a dare il senso all’impegno e perfino al dolore che ci sembra impossibile; prendendo il testimone dalla duchessa Maria Grazia Salviati, erede della nobildonna che 150 anni fa credette, pioniera, in un luogo di cura anche per i bambini. Le sue prime compagne furono le suore di Carità di san Vincenzo, che ancor oggi mettono la loro professionalità di infermiere e la loro dedizione a servizio dell’ospedale. Suor Luisa e suor Vincenza sono due colonne, due presenze moderne e amate: i loro ricordi legano passato e presente, scorrono sui volti dei pontefici che hanno visitato l’ospedale, che per tutti i romani resta “l’ospedale del Papa”.
“In questo paese si parla lingua di salvezza, di scienza e grazia affratellate. Ogni bambino del mondo, qui dentro, diventa figlio”. Sono versi dedicati dal poeta Daniele Mencarelli al Bambino Gesù, dove ha lavorato come spazzino, dove da una giovinezza maledetta è diventato uomo e poeta.

Di Monica Mondo

28 Luglio 2020