Prodotta da Tv2000Factory
Quattro puntate in onda ogni domenica e lunedì

Roma, 26 novembre 2020. Otto sacerdoti sono i protagonisti della nuova docuserie di Tv2000 che parla di vocazione. Dal 29 novembre parte ‘Eccomi’, in onda ogni domenica alle ore 18.30 e lunedì in seconda serata. Prodotta da Tv2000Factory, di Gianni Vukaj e Beatrice Bernacchi.

Storie di sacerdoti che oggi si dedicano ai lontani e agli emarginati, e che mai avrebbero immaginato di vivere questo ministero. Sono: don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm; don Matteo Prosperini, parroco di Galliera (Bo); don Alfredo De Marsico, itinerante del Cammino Neocatecumenale in Messico; padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte (Firenze); fra’ Francesco Pio Russi, francescano di Assisi; don Antonio Celletti, viceparroco a S. Ireneo, quartiere di Centocelle a Roma; don Alexandro Gatti, della Comunità Nuovi Orizzonti; e don Giuseppe Gioia, sacerdote a Perugia. Al centro del loro racconto la vocazione: come si diventa ministri di Dio, come si viene chiamati, che cosa è la chiamata.
Quale era la vita precedente? E come è cambiata dopo? C’è uno spazio, un intervallo in cui si gioca il famoso “Eccomi”.

Ecco la programmazione e brevi biografie dei protagonisti
Domenica 29 novembre ore 18.30 e lunedì 30 in seconda serata
Don Dante Carraro, 62 anni, Padova, direttore di Medici con l’Africa Cuamm. Riceve la chiamata durante il periodo universitario mentre studia medicina. Da allora si prende cura dell’essere umano, in modo profondo al fianco delle popolazioni africane più povere e vulnerabili.
Don Matteo Prosperini, parroco della comunità parrocchiale di Galliera (Bo), 43 anni, una chiamata combattuta in cui entra in seminario per valutare anche la strada del sacerdozio, certo che non ci rimarrà molto. Oggi si occupa degli ultimi.

Domenica 6 dicembre ore 18.30 e lunedì 7 in seconda serata
Don Alfredo De Marsico, 59 anni, romano, missionario, itinerante del Cammino Neocatecumenale in Messico. Una chiamata arrivata per caso molti anni prima, in età adolescenziale: un lungo cammino di conversione lo porta a diventare da hippy solitario, coinvolto nelle rivolte studentesche degli anni ’70, a presbitero per la Nuova Evangelizzazione.
Padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte (Firenze), monaco benedettino. Dopo un periodo giovanile di lontananza dalla Chiesa, durante una notte di Natale assiste a una messa che gli cambia la vita, fino a farlo entrare in monastero.

Domenica 13 dicembre ore 18.30 e lunedì 14 in seconda serata
Fr. Francesco Pio Russi, 43 anni, francescano, vive ad Assisi, ma è nato a Caserta. Una chiamata legata al Santo dei poveri e della pace, avvenuta in modo inaspettato un giorno nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, che lo porterà a lasciare la fidanzata, gli amici, la vita da “giullare” per seguire le orme di Francesco.
Don Antonio Celletti, viceparroco a S. Ireneo (Centocelle) Roma. Vedovo, diventa sacerdote all’età di 68 anni, dopo essere stato sposato per trentuno anni. Generale dell’Aeronautica Militare, nonno di due nipotine, riceve una chiamata straordinaria, che è passata attraverso il servizio di Diaconato.

Domenica 20 dicembre ore 18.30 e lunedì 21 in seconda serata
Don Alexandro Gatti, sacerdote della Comunità Nuovi Orizzonti, 45 anni. Nasce a Torino da una famiglia in cui entrambi i genitori sono medici. La vita per lui manca di senso, vive un’adolescenza piena di ribellione e di sregolatezza. Un grave incidente in famiglia lo porterà lentamente alla conversione, all’incontro con Chiara Amirante, alla chiamata al sacerdozio e alla missionarietà in Brasile.
Don Giuseppe Gioia, sacerdote a Perugia, 83 anni. Nasce nel 1937, vive le difficoltà dell’Italia dopo la II Guerra Mondiale e viene mandato all’età di 11 anni in seminario, evento che ancora oggi ricorda con dolore per il distacco dalla famiglia. Diventa sacerdote, incrocia figure del calibro di padre David Maria Turoldo e Fratel Carlo Carretto. Sono anni per l’Italia roventi, fatti di contestazioni e di rivendicazioni sociali, che investono anche la Chiesa ponendo una serie di interrogativi ai sacerdoti: don Giuseppe non è escluso.

26 Novembre 2020