Gli uomini sono sempre in cammino e man mano che avanzano con l’età si accorgono di quanto sono imperfetti e capaci di commettere errori. La grande cantica di Dante sul Purgatorio rappresenta ed esplicita il concetto di imperfezione che il prof. Giovanni Ricciardi evidenzia con gli studenti del Liceo Classico Pilo Albertelli di Roma partendo proprio dal dolore che si prova verso se stessi o gli altri per una colpa commessa. L’uomo vive nel tempo ed è immerso nel cambiamento che gli consente di tornare indietro e modificare i suoi comportamenti, non continuare a sbagliare, chiedere scusa e non perseverare nell’errore, capire e tendere verso la perfezione. Il dolore che si prova rispetto a ciò che si fa di male è già di per sé un fuoco purificatore. Chiedere aiuto è un primo passo e forse il Purgatorio è il luogo in cui è concesso all’uomo quel tempo in più che non ha avuto in vita. Solo l’amore e la misericordia di cui l’uomo è circondato sono la vera speranza, il vero abbraccio in grado di cancellare tutta una vita di errori.

13 Maggio 2021