e lo spettacolo ‘La mafia’ con testi di don Sturzo

Roma, 20 maggio 2021. La manifestazione ‘Insieme per la rinascita’ e lo spettacolo ‘La mafia’, testo che vanta la firma di don Luigi Sturzo, padre del Partito Popolare. Sono i protagonisti della puntata di ‘Retroscena – i segreti del teatro’, il programma di Michele Sciancalepore in onda venerdì 21 maggio in seconda serata su Tv2000.
Ripartire dopo i mesi bui della pandemia, quelli che hanno costretto alla chiusura dei teatri, lasciando a casa migliaia di artisti e tecnici dello spettacolo dal vivo: è questo il desiderio che ha spinto gli organizzatori della kermesse ‘Insieme per la rinascita’ a riunire molti volti popolari dello spettacolo (tra loro Mariano Rigillo, Edoardo Siravo, Antonio Catania, Povia e Giampiero Ingrassia) che si sono esibiti nella chiesa romana di Sant’Ignazio di Loyola in un percorso di letture di testi teatrali, classici letterari, canzoni e poesie.

“È giusto che io porti un messaggio positivo – ha detto Povia a Tv2000 – perché da sempre con la musica sono vicino ai diritti dei più deboli che per primi sono i bambini”.
“Si può rinascere – ha proseguito Antonio Catania ai microfoni dell’emittente della Cei – uscendo da questo individualismo esasperato. Bisogna recuperare quell’entusiasmo, quella voglia di fare che porta gli altri ad imitarti e a prenderti da esempio. Così si crea una catena dove nascono le idee senza dimenticarsi però di quelli che rimangono indietro”.
Nella seconda parte del programma spazio a uno spettacolo che torna al Teatro della Pergola di Firenze dopo 121 anni di oblio: si tratta di ‘La mafia’, testo di don Luigi Sturzo, padre del Partito Popolare, un esempio di teatro civile e politico su un fatto di cronaca vera (quella del primo delitto eccellente di mafia, avvenuto nella Sicilia del 1893, di cui fu vittima Emanuele Notarbartolo ex sindaco di Palermo e deputato del Regno). Un dramma andato in scena per la prima e ultima volta nel febbraio del 1900 al Teatro Silvio Pellico di Caltagirone. Fino a quando il regista Piero Maccarinelli, con il patrocinio dell’Istituto Luigi Sturzo, ha rispolverato il testo, riducendolo e adattandolo per dieci giovani interpreti provenienti dall’Accademia Silvio D’Amico di Roma e dal Teatro della Toscana di Firenze.
“Una vicenda oscura, senza colpevoli, in cui per la prima volta il mondo sentì parlare apertamente e coraggiosamente di mafia” rivela Piero Maccarinelli a Tv2000.

20 Maggio 2021