La passione di raccontare storie

1708walt_disney_48_anni_morte_pontilenewsDa oggi il mondo è più povero.” Così il futuro presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, allora governatore della California, commentò con commozione la scomparsa di Walt Disney nel 1966. Grande fumatore, dopo aver contratto un tumore al polmone sinistro, morì per un collasso cardiocircolatorio il 15 dicembre 1966. Classe 1901, ebbe un’infanzia molto difficile dopo l’abbandono della madre, col fratello Roy. A dieci anni, iniziò a girare per le strade vendendo giornali, dedicandosi saltuariamente al teatro. La sua passione per il disegno divenne presto una professione, che lo portò a collaborare presso un’agenzia di Kansas City, dove conobbe Ub Iwerks, che diventerà il suo più stretto collaboratore.

Dopo il trasferimento ad Hollywood, realizzano “Plane Crazy”, un cartone animato che ha come protagonista Mickey Mouse, Topolino, aggiungendoci il sonoro e facendo così parlare il cartone. Il 18 novembre 1928, nel Colony Teather di New York viene proiettato un film di guerra, a cui segue un breve cartone animato che il giorno a seguire fece molto scalpore. Quella data venne considerata come l’inizio del genio di Disney. Seguono parecchi episodi e nel 1934 compare Donald Duck, Paperino. Nel 1937 esce il primo lungometraggio “Biancaneve e i sette nani”, seguito nel 1939 da “Pinocchio” e nel 1940 da “Fantasia”, estratti da favole famose; escono poi nel 1941 “Dumbo” e nel 1942 “Bambi” estrapolati da racconti popolari. Da qui in poi è solo in salita per il genio di Walt Disney, che negli anni a venire produrrà pezzi unici della cinematografia mondiale: “Cenerentola” del 1950, “Alice nel paese delle meraviglie” del 1951, “La bella addormentata nel bosco” del 1958 e “La carica dei 101” del 1961.

La scalata verso il successo di Disney fu dovuta soprattutto all’avanguardia delle nuove tecnologie e alla sua capacità di proiettare verso il futuro sé ed i suoi lavori: il suo primo lungometraggio d’animazione fu in technicolor; “Fantasia” fu uno dei primi film con suono stereofonico; inventò la cinepresa a piani multipli, e fece i primi esperimenti con gli animatronics, realizzati poi per i grandi parchi giochi di Disneyland; ideò anche il progetto dell’EPCOT, la città polifunzionale per la vita nel futuro. Walt Disney fu candidato per più di 60 volte ai premi Oscar, vincendone ben 26 più 6 premi speciali. Qualcosa di grandioso è riuscito a quell’uomo, cresciuto come orfano e divenuto poi una leggenda nel mondo moderno, ma del resto fu lui stesso a dire: “È qualcosa di divertente fare l’impossibile.

“Walt Disney e l’Italia”

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12 Dicembre 2016