Raccontare l’amore, se non si tratta di belle parole, significa raccontare opere di gratuità, che tocca l’uso concreto dei soldi. Con Enzo Bianchi, Priore della comunità monastica di Bose, leggiamo la parabola del ricco e del povero Lazzaro. Il protagonista è un uomo avido ed egoista, che ha cercato il bene per sé, chiudendosi ai poveri che si trovava di fronte. Saranno loro a giudicarlo, e a condannarlo. Ma è una parabola che riguarda solo l’aldilà? E dunque, avere dei bene, è una condanna? Abbiamo cercato un ricco, meglio, un benestante, diverso: Giovanni Arletti, imprenditore di Carpi, considera la ricchezza un bene da condividere, e l’economia di comunione una realtà possibile, seguendo l’intuizione di Chiara Lubich, fondatrice del Movimenti dei Focolari.

20 Novembre 2015

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