Non vuole essere chiamato padre, ma in Cina è conosciuto come Kam Chai che vuol dire piccolo e dolce, lui che tanto piccolo però non è. Franco Mella è oggi un missionario del Pime (Pontificio Istituto per le Missioni Estere): era un  giovane come tanti incantato dal maoismo, che voleva portare il suo contributo in Cina; da sacerdote invece vi si fermerà per ben 17 anni, alternando la sua permanenza tra Hong Kong e la Cina continentale. Dal 1974 combatte in prima fila per i diritti umani e la democrazia, ha vissuto come uno dei “Boat People”, dormito in strada con gli “Street Sleepers” e preso parte all’Umbrella Revolution: l’eterna lotta per la casa, primo segno della dignità dell’uomo. Ha portato con sé gli insegnamenti di Don Milani e li ha divulgati al popolo cinese traducendone le opere. Ad accompagnarlo in questo viaggio la sua chitarra e la musica, passione nata in gioventù che dal coro dei Cantori del Duomo di Milano lo portò a diventare un cantautore, scuola milanese, buon amico dell’indimenticato Enzo Jannacci. In Cina è u personaggio,  sua storia è stata d’ispirazione per il film “Ordinary Heroes” di Ann Hui. Ha recentemente presentato la sua prima raccolta di canzoni dal titolo “Amour Eternel”, e festeggiato i suoi 40 anni di missione con un concerto nel teatro di Choi Hung a Hong Kong. Il suo impegno a favore degli ultimi lo ha visto inoltre vincitore di un reality come la persona che ha più emozionato la regione cinese.

10 Novembre 2017

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