Sabato 3 febbraio a partire dalle 10.30, in diretta su Tv2000 la messa di beatificazione di Teresio Olivelli celebrata nel Palazzetto dello sport di Vigevano, in provincia di Pavia, e presieduta dal prefetto della Congregazione delle cause dei Santi, il cardinale Angelo Amato.

Martire in un lager nazista, 29 anni spesi a testimoniare che si può essere cristiani in ogni momento della storia. Teresio Olivelli, nasce il 7 gennaio 1946 a Bellagio, in provincia di Como. Vive l’infanzia nella diocesi di Vigevano. La sua adolescenza è costellata da studio, sport, Azione Cattolica e amore per i poveri. Ma a quell’epoca è obbligatorio essere anche fascista. Teresio si laurea in giurisprudenza. L’Italia si allea con i nazisti ed entra in guerra. Teresio non condivide, ma chiede di essere destinato alla campagna di Russia e parte come ufficiale degli alpini con questa motivazione: “Non ho eroici furori. Solo desidero di fondermi nella massa, in solidarietà col popolo che senza averlo deciso, combatte e soffre”. Al fronte condivide il cibo con chi ha fame, raduna i soldati in preghiera e consola i soldati presi dal panico della guerra, sottraendoli così all’alcol e alla disperazione. Rientrato in Italia, nel 1943, Teresio affianca la resistenza lombarda con uno stile tutto suo: “la rivoluzione dell’amore”. Non uccide, non istiga alla vendetta; ma è “un ribelle per amore” – come dice una preghiera composta da lui – e così cerca di preparare gli italiani a ricostruire la società del dopoguerra. Teresio Olivelli diffonde questi valori anche attraverso la stampa clandestina e aiuta a fondare il giornale “Il Ribelle”. Per i nazifascisti è un pericoloso “esponente dei cattolici ambrosiani”. Lo arrestano a Milano il 27 aprile 1944 e lo deportano in quattro campi di concentramento, da Fossoli ad Hersbruck, in Germania, dove il 17 gennaio 1945, a 29 anni, Teresio muore dopo l’ennesima violenza subìta dai kapò nazisti perché difende i deboli, cura gli ammalati e perché prega e fa pregare di nascosto. Il suo corpo è bruciato nel forno crematorio. Per Papa Francesco, da oggi il Venerabile Servo di Dio Teresio Olivelli è martire in odio alla fede.

Su Teresio Olivelli c’è su YouTube un bellissimo servizio di Maurizio Di Schino per il Tg2000. Lo trovate qui:

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1 Febbraio 2018

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