L’8 dicembre si festeggia l’Immacolata Concezione, solennità introdotta a Roma da papa Sergio I (687-701). Nel 1854 Pio IX con la bolla ’Ineffabilis Deus’ proclama il dogma della Concezione Immacolata di Maria.

Papa Francesco ha recitato l’Angelus, poi nel pomeriggio si è recato presso la Basilica di Santa Maria Maggiore e in piazza di Spagna per il tradizionale omaggio alla statua della Madonna.
Ecco la cronaca della giornata attraverso le notizie dell’agenzia Ansa e il video-racconto di Tv2000 che ha seguito gli eventi in diretta.

In 30 mila all’Angelus in Piazza San Pietro

 Secondo la Gendarmeria Vaticana, erano 30.000 i fedeli presenti in Piazza San Pietro alla recita dell’Angelus di Papa Francesco. Lo riferisce la Sala stampa della Santa Sede.

 

Papa: dire ‘Eccomi’ come Maria, antidoto a egoismo e peccato

 “’Eccomi’ è¨ il contrario di ’mi sono nascosto’. ’Eccomi’ apre a Dio, mentre il peccato chiude, isola, fa rimanere soli con se stessi”.

E’ quanto ha detto il Papa all’Angelus dell’Immacolata, commentando le letture e mettendo a confronto la risposta di Maria alla Annunciazione e quella che dà invece Adamo dopo il peccato. “Eccomi è la parola-chiave della vita – ha spiegato Francesco -. Segna il passaggio da una vita orizzontale, centrata su di sè e sui propri bisogni, a una vita verticale, slanciata verso Dio. Eccomi è essere disponibili al Signore,  è la cura per l’egoismo, è l’antidoto a una vita insoddisfatta, a cui manca sempre qualcosa. Eccomi è il rimedio contro l’invecchiamento del peccato, è la terapia per restare giovani dentro”.
“Eccomi è credere che Dio conta più del mio io – ha detto ancora il Pontefice -. E’ scegliere di scommettere sul Signore, docili alle sue sorprese. Perciò dirgli eccomi è la lode più grande che possiamo offrirgli. Perchè non iniziare così le giornate? Sarebbe bello dire ogni mattina: ’Eccomi, Signore, oggi si compia in me la tua volontà. Lo diremo nella preghiera dell’Angelus, ma possiamo ripeterlo già ora, insieme: ’Eccomi, Signore, oggi si compia in me la tua volontà !’”.
“Ecco il segreto della vita. Può tutto chi si fida di Dio in tutto”, ha affermato il Papa ricordando che “Dio è Padre, il più tenero dei padri, e desidera la fiducia dei figli. Quante volte invece sospettiamo di Lui, pensiamo che possa mandarci qualche prova, privarci della libertà , possa abbandonarci”. “Ma questo è un grande inganno, è la tentazione delle origini, la tentazione del diavolo: insinuare la sfiducia in Dio”, ha aggiunto. “Maria vince questa prima tentazione col suo ’eccomi’ – ha concluso -. E oggi guardiamo alla bellezza della Madonna, nata e vissuta senza peccato, sempre docile e trasparente a Dio”.

Papa:ricorda 19 beati martiri Algeria,umili costruttori pace

Al termine dell’Angelus dell’Immacolata, papa Francesco ha ricordato che “oggi, presso il Santuario di Notre-Dame de Santa Cruz a Orano, in Algeria, sono proclamati beati il vescovo Pietro Claverie e diciotto compagni religiosi e religiose, uccisi in odio alla fede. Diciannove nuovi beati”.
“Questi martiri del nostro tempo – ha sottolineato il Pontefice – sono stati fedeli annunciatori del Vangelo, umili costruttori di pace ed eroici testimoni della carità cristiana: un vescovo, sacerdoti, religiosi, religiose e laici”. “La loro coraggiosa testimonianza è fonte di speranza per la comunità cattolica algerina e seme di dialogo per l’intera società”, ha aggiunto. “Questa beatificazione sia per tutti uno stimolo a costruire insieme un mondo di fraternità e di solidarietà . Facciamo un applauso ai nuovi Beati, tutti insieme!”, ha concluso Francesco.

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Papa: prego per i morti e feriti discoteca a Corinaldo

“Assicuro un ricordo nella mia preghiera per i ragazzi e la mamma che sono morti questa notte in una discoteca a Corinaldo, vicino ad Ancona, come pure per i numerosi feriti. Chiedo per tutti l’intercessione della Madonna”. Lo ha detto papa Francesco al termine dell’Angelus.

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Papa: in Piazza di Spagna unitevi a me in atto devozione

 “Oggi pomeriggio mi recherò a Santa Maria Maggiore, a pregare la Madonna, e dopo vado in Piazza di Spagna per rinnovare il tradizionale atto di omaggio e di preghiera ai piedi del monumento all’ Immacolata” ha detto Papa Francesco al termine dell’Angelus in Piazza San Pietro. “Vi chiedo di unirvi spiritualmente a me in questo gesto, che esprime la devozione filiale alla nostra Madre celeste”, ha aggiunto il Pontefice.

Papa, l’ omaggio a Immacolata

Proveniente dalla basilica romana di Santa Maria Maggiore dove ha pregato davanti all’icona mariana della Salus Populi Romani,  in Piazza di Spagna  è stato accolto, oltre che dal cardinale vicario Angelo De Dona, dal sindaco di Roma Virginia Raggi.  Francesco ha deposto un omaggio floreale ai piedi della statua e ha pronunciato solennemente la sua preghiera alla Madonna. Poi  si è fermato a salutare i circa 100 disabili presenti, accompagnati da 120 volontari dell’Unitalsi.

L’omaggio di Papa Francesco all’Immacolata

Papa: non abbandonare famiglie dei rifugiati, tutela dei diritti

 “Tu sai cosa vuol dire portare in grembo la vita e sentire intorno l’indifferenza, il rifiuto, a volte il disprezzo. Per questo ti chiedo di stare vicina alle famiglie che oggi a Roma, in Italia, nel mondo intero vivono situazioni simili, perchè non siano abbandonate a se stesse, ma tutelate nei loro diritti, diritti umani che vengono prima di ogni pur legittima esigenza”. Così il Papa nella sua preghiera all’ Immacolata dopo aver ricordato Giuseppe e Maria preoccupati per la nascita del loro bambino dovendo lasciare il loro paese, Nazareth, e andare a Betlemme.

Papa: saggezza e lungimiranza per chi governa Roma

 “Pensando al bene comune di questa città, ti preghiamo per coloro che rivestono ruoli di maggiore responsabilità: ottieni per loro saggezza, lungimiranza, spirito di servizio e di collaborazione”. Così il Papa nella preghiera all’ Immacolata in Piazza di Spagna. “Penso anche a una grazia ordinaria che fai alla gente che vive a Roma – ha detto Francesco -: quella di affrontare con pazienza i disagi della vita quotidiana. Ma per questo ti chiediamo la forza di non rassegnarci, anzi, di fare ogni giorno ciascuno la propria parte per migliorare le cose”.
Il Papa ha esortato a che “la cura di ognuno renda Roma più bella e vivibile per tutti” e che “il dovere ben fatto da ognuno assicuri i diritti di tutti”.
Francesco ha anche affidato alla Vergine “i sacerdoti di questa Diocesi: i parroci, i viceparroci, i preti anziani”, “i tanti sacerdoti studenti di ogni parte del mondo che collaborano nelle parrocchie”. Ed inoltre “le donne consacrate nella vita religiosa e in quella secolare, che grazie a Dio a Roma sono tante, più che in ogni altra città del mondo, e formano un mosaico stupendo di nazionalità e culture”.
“Veglia su questa città , sulle case, sulle scuole, sugli uffici, sui negozi, sulle fabbriche, sugli ospedali, sulle carceri; in nessun luogo manchi quello che Roma ha di più prezioso, e che conserva per il mondo intero, il testamento di Gesù: ’Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi’”, ha invocato ancora il Pontefice nella preghiera all’ Immacolata.

 

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Papa saluta sindaco di Roma Raggi e presidente del Lazio Zingaretti

Tra le persone salutate dal Papa con delle strette di mano e brevi parole di augurio, al termine dell’atto di omaggio all’ Immacolata in Piazza di Spagna, il sindaco di Roma Virginia Raggi e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Papa visita sede del Messaggero per i 140 anni del quotidiano

Papa Francesco, terminato l’omaggio all’ Immacolata in Piazza di Spagna, è arrivato in auto presso la sede del quotidiano romano il Messaggero, in Via del Tritone, dove ha compiuto una visita privata in occasione dei 140 anni del giornale.
Il Pontefice, accolto dal presidente Francesco Gaetano Caltagirone, da Azzurra Caltagirone e dal direttore Virman Cusenza, ha salutato i dirigenti, i giornalisti e tutti i dipendenti del quotidiano, oltre 200 persone. Al suo arrivo, un omaggio floreale gli è stato consegnato dalla vaticanista del quotidiano, Franca Giansoldati.

8 Dicembre 2018

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