Domenica ore 9.20

Metti un’ora di lezione in classe, di quelle di religione. Quelle in cui di solito si copiano i compiti, o si guarda il cell per combinare la serata.Poi senti il prof che parla di bellezza, e capisci che è anche di più di quella splendida della classe accanto che non ti fila. Di bellezza con la maiuscola si respira, si vive. Di bellezza non si può fare a meno, e non è vero che è relativa, o meglio, anche, ma c’è una bellezza oggettiva, così evidentemente oggettiva…
“La Bellezza è una cosa tremenda e paurosa, paurosa perché è indefinibile, e definirla non si può perché Dio non ci ha dato che enigmi”. Dostoevskij aveva ragione? Dio ci ha dato anche delle risposte. Ha mandato suo Figlio a rispondere. E ci manda i Suoi testimoni. Che sanno anche testimoniare la bellezza, e rendere possibile definirla: dire per esempio che ha a che fare con il Buono e il Vero. Parlare di queste cose in classe, allora, non è troppo lontano da noi, e non annoia.

16 Ottobre 2016