Venerdì in seconda serata

Ospite in studio il regista Francesco Bruni che racconta il suo percorso umano e professionale a partire dal grande successo della serie “Tutto chiede salvezza” la storia di un giovane costretto per 7 giorni a trattamento sanitario obbligatorio che cambieranno la sua prospettiva sulle cose e sulla vita. “La parola centrale della serie – spiega Bruni – è speranza ed è una chiave di lettura di tutto il mio cinema”. Bruni ripercorre i momenti fondamentali della sua carriera e osserva: “sono sempre più vicino al mondo cattolico anche se resto non credente”. Racconta l’amicizia decennale con l’allora don Matteo ora card. Zuppi fondamentale per realizzare “Tutto quello che voglio” girato in parte a Trastevere. E poi il tema della malattia al centro del film “Cosa sarà”: “nel 2017 – ricorda – mi hanno diagnosticato un tumore del sangue affrontato poi con un trapianto di cellule staminali ricevute da mio fratello: non ho hai rinunciato a sperare, senza per questo abbracciare la retorica del guerriero”. Infine il rapporto con Paolo Virzì di cui è stato a lungo sceneggiatore: “Torneremo presto a lavorare a un nuovo progetto, un film non una serie”.

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27 Febbraio 2023